REDAZIONE MASSA CARRARA

Transizione energetica, caccia ai contributi

Il progetto Apuane Energy Community a Massa Carrara riceve supporto dall'UE per la transizione energetica, con l'obiettivo di creare comunità energetiche e installare impianti fotovoltaici per la produzione di energia rinnovabile.

Transizione energetica, caccia ai contributi

Prende sempre più forma il progetto di Comunità energetica nella zona industriale di Massa tant’è vero che ora spuntano le prime ipotesi sulle primi possibili capacità in termini di energia prodotta in una fase di avvio e pure un nome: Apuane Energy Community. Il Comune di Massa, in qualità di capofila coinvolgendo Carrara come partner e il Consorzio Zona industriale come collaboratore, ha infatti presentato in questi giorni la partecipazione a un bando messo a disposizione dall’UE per il supporto alla transizione energetica, attraverso il programma European City Facility.

Si tratta del sesto avviso del programma che rilascia contributi di 60.000 euro forfettari a ciascuna candidatura valutata ammissibile al fine di consentire l’acquisizione di servizi di consulenza e assistenza tecnica per trasformare i piani locali per il clima e l’energia in pacchetti d’investimento validi e, di conseguenza, facilitare l’accesso ai finanziamenti da parte dei Comuni. Un’opportunità anche per tutto il territorio apuano che ormai da oltre un anno lavora alla costituzione delle Cer in zona industriale attraverso un accordo di programma che coinvolge i Comuni di Massa e Carrara, Provincia, Consorzio Zia, Autorità di sistema portuale del Mar Ligure orientale, Camera di Commercio Toscana Nord Ovest.

Un’esperienza che va avanti da mesi per sviluppare il primo studio di fattibilità per la realizzazione delle comunità energetiche Cer nell’area industriale apuana: incarico affidato alla società Aequo e che ora è in fase di ultimazione. A regime, si prevede la realizzazione di più Cer, realizzate da soggetti pubblici territoriali e aperte a tutti i cittadini oltre a piccole e medie imprese del territorio di competenza. I 60mila euro di finanziamento potrebbero quindi essere utilissimi soprattutto nella prima fase di investimento iniziale da parte della pubblica amministrazione che dovrà anche installare gli impianti Fer, ossia Fonte di energia rinnovabile, con cui produrre da subito solo con il pubblico una significativa quantità di energia da condividere all’interno delle comunità.

L’obiettivo consiste nella traduzione dello studio di fattibilità nella modellazione e progettazione esecutiva delle opere vere e proprie e per ora si punta su un sistema fotovoltaico su Massa da circa 2000 kWp, per una produzione superiore a 2.400 Megawattora all’anno, e uno da poco più di 1.500 kWp su Carrara per 1910 Megawattora all’anno.

FraSco