
I nuovi maestri del lavoro con il prefetto Guido Aprea e i rappresentanti provinciali della Federazione maestri
"La stella al merito del lavoro è un titolo di grande valore, che riconosce i vostri meriti professionali, frutto di perizia, laboriosità e condotta morale". Così il prefetto Guido Aprea ha salutato i nuovi maestri del lavoro della provincia che il 1° maggio, a Palazzo Vecchio a Firenze, riceveranno il riconoscimento. I nuovi maestri sono stati ricevuti a Palazzo Ducale, accompagnati dal console provinciale Gino Piccini e dal segretario Carlo Ghironi. Si tratta di Gianni Canesi di Carrara (40 anni nella Cooperativa Victor di Massa), Franco Vanelli di Massa (39 anni alla Tci di Massa) e Giovanni Zappavigna di Massa (27 anni al Nuovo Pignone di Massa). "E’ un titolo di grande valore, di cui essere profondamente orgogliosi – ha aggiunto Aprea ricordando l’iter selettivo – un titolo che sintetizza il frutto di anni vissuti con dedizione, disciplina, capacità di affrontare e risolvere problemi, costruendo rapporti umani solidi e autentici". Il Prefetto ha inoltre sottolineato il valore esemplare dei maestri del lavoro che con il loro operato rappresentano un modello di riferimento e un insegnamento per gli altri, con particolare attenzione al tema della sicurezza sul lavoro e ha espresso apprezzamento per il loro impegno nella società civile, soprattutto nelle scuole (oltre 600 gli alunni incontrati), dove portano la loro testimonianza su tematiche fondamentali come l’etica e la cultura della sicurezza.
Nel corso dell’incontro i maestri hanno donato a Guido Aprea il volume celebrativo dei 70 anni della Federazione dei maestri. Intanto il consolato provinciale ha comunicato il nuovo consiglio del consolato di Massa e Carrara dove, oltre al neo console Gino Piccini (che è anche vice presidente nazionale area centro Italia) e al segretario Ghironi, sono stati nominati Bruno Farina (viceconsole), Giovanni Ceresa (tesoriere), Alba Segreti, Alessandro Tedeschi e Ferdinando Vannucci (consiglieri), Giacomo Rolla e Dino Cordiviola (revisori dei conti).
Maurizio Munda