Trota del Lucido super star. Dal fiume alla televisione

Il prodotto ittico di Monzone è sbarcato sul programma ’Studio Aperto’. Ferrari (Coldiretti): "Alimenta la filiera del turismo della ristorazione tipica".

Trota del Lucido super star. Dal fiume alla televisione

Il servizio di Studio Aperto dedicato alla popolare trota del Lucido

Dopo la barba massese è la volta della trota del Lucido, nuova star televisiva di Studio Aperto. porta Monzone e la Lunigiana su Studio Aperto. Il popolare Mag, in onda dopo il tg serale su Italia 1 diretto da Andrea Pucci, ha dedicato uno spazio ad uno dei prodotti dell’itticoltura regionale e del paniere di Monzone, e più in generale lunigianese, che ci riporta indietro fino al Rinascimento. Ogni 24 giugno, Festa di San Giovanni, botti cariche di trote, tirate da muli, venivano inviate dagli abitanti di Fivizzano ai Medici che all’epoca avevano il dominio anche di quelle terre. Un tributo che esalta la bontà e la genuinità di questo pesce d’acqua dolce e dell’habitat dove cresce ancora oggi: il fiume del Lucido. A legare la storia del Granducato di Toscana con i giorni nostri è la troticoltura Damiani che da 60 anni ormai è un punto di riferimento nazionale del settore. Fondamentale il ruolo di Coldiretti Massa Carrara impegnata nel valorizzare le filiere locali che ha collaborato con il popolare magazine di Italia 1 per la realizzazione di questo servizio e di altri nel territorio apuo-lunigianese. La prelibatezza sarebbe rimasta probabilmente confinata nei libri di storia se Nino Damiani, pioniere della troticoltura locale, non l’avesse consegnata ai giorni nostri. Fu un bisogno, quello di trovare una alternativa alla necessità di trovare un lavoro per restare nel posto dove era nato, a far scattare l’intuizione: sfruttare le acque del ruscello per costruire alcune vasche per allevare le trote. E da quel momento è iniziata un’altra storia contemporanea che il giornalista e scrittore Massimo Canino ha raccontato in una delle puntate attraverso la voce dei nipoti Giulia Damiani e Jacopo Casani, i cenni storici di Emanuele Bertocchi, Presidente dell’Istituto di Valorizzazione Castelli e la maestria dello cuoco contadino dell’agriturismo Al Vecchio Tino, Claudio Bini che ha cucinato e portato in tavola la trota.

Un ingrediente che caratterizza da sempre la sua cucina e quella della ristorazione locale. Bini ha presentato al pubblico del noto programma quattro ricette semplicissime anche da preparare a casa: la tartare di trota, l’hamburger, il carpaccio e la trota al cartoccio con i funghi. "Le imprese agricole hanno saputo creare, tra mille difficoltà, le condizioni per valorizzare il territorio, le sue produzioni e la sua storia trasformando luoghi lontani, anche fisicamente, in luoghi attrattivi partendo proprio dal cibo che è diventata la prima voce del budget delle vacanze – spiega Francesca Ferrari, Presidente Coldiretti Massa Carrara –. La trota della Valle del Lucido è sicuramente uno dei prodotti identitari di questa terra che alimenta una filiera importante come quella del turismo, della ristorazione tipica e della Dieta Mediterranea in netta contrapposizione ai cibi ultraprocessati".