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Il maresciallo Antonello Panzanelli
A San Terenzo il maresciallo dei carabinieri spiega la "truffa del B&B". I malviventi utilizzano tutto il potenziale della loro più perfida fantasia per mettere in atto raggiri a danno degli anziani e dei più fragili? Ebbene, le forze dell’ordine non stanno a guardare, bensì contrattaccano aggiornandosi immediatamente a quella che viene definita la ’truffa del momento’.
Un chiaro esempio è stato offerto la scorsa domenica nella chiesa parrocchiale di San Terenzo Monti dove, nel contesto della ’campagna antitruffe’ portata avanti dalla compagnia dei carabinieri di Massa, il maresciallo maggiore Antonello Panzanelli, comandante la stazione dei carabinieri di Fivizzano ha incontrato, come già avviene da anni, la popolazione del posto per metterla in guardia dai malintenzionati che, con raggiri sempre più impensabili, cercano di derubarli della pensione o degli oggetti di valore che conservano in casa.
"Il maresciallo, non ci ha parlato esclusivamente delle truffe più classiche come la telefonata per il falso incidente – riferiscono alcune signore del paese - fatta da qualche fantomatico avvocato o poliziotto, di quella dello specchietto oppure nel darci suggerimenti sul come e dove conservare al sicuro denaro ed ori di famiglia nelle abitazioni. Certamente, ci ha fatto una panoramica a 360 gradi del modus operandi di questi malandrini, ma visto che nella nostra zona sono presenti diverse strutture di ricettività turistica, ci ha spiegato la truffa del ’Bed and Breakfast’".
"Questo raggiro, avviene ad esempio quando viene rubata una carta di credito, magari a Roma o Firenze ed i ladri telefonano ad un B&B prenotando camere per più persone pagando in anticipo appunto con la carta sottratta. Successivamente - spiegano le signore - bloccano la carta e dopo qualche giorno, con una scusa disdicono la prenotazione e si fanno rimborsare quanto già pagato, detratta la penale. Insomma, una fantasia criminale senza limiti né confini. Dobbiamo veramente stare in allerta, fare squadra fra noi paesani e quando sconosciuti ci telefonano o ci avvicinano con le scuse più inverosimili, nel dubbio chiamare subito il 112".
Roberto Oligeri