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Le indagini della Polizia postale
Una nuova forma di raggiro, ordita per trarre in inganno ignari esercenti nell’ambito del settore della ricezione turistica. A finire nel sacco, insomma operatori alberghieri. Il modus operandi è apparente semplice ma difficile da sgominare, in pratica accade che un truffatore si mette in contatto con esercenti diversi in una determinata zona andando a fare richiesta di disponibilità per effettuare un soggiorno (anche di lungo periodo), lasciando intendere di essere – ma anche direttamente qualificandosi come tale – un appartenente alle forze dell’ordine.
Nell’ambito della prevenzione al fenomeno delle truffe, la Polizia Postale ha scoperto che, di recente, si è registrato un aumento delle denunce/segnalazioni pervenute alla Sezione operativa per la sicurezza cibernetica della Polizia Postale di Massa concernenti raggiri, tentati o andati a buon fine, nei confronti di operatori di strutture ricettive della provincia apuana. Proprio con il suddetto modus operandi.
Una volta ricevuto il preventivo di spesa, il truffatore effettua il pagamento della somma pattuita utilizzando carte di credito o di debito intestate a terzi, a loro volta vittime di furto di credenziali di accesso ai servizi di home banking o di codici delle carte abilitate su circuiti interbancari internazionali. Successivamente, le strutture ricettive ricevono la disdetta della prenotazione e il truffatore richiede il rimborso, totale o parziale, dell’importo versato, dando indicazione di accreditarlo su una piattaforma o carta di credito diverse da quelle utilizzate in precedenza per il saldo del soggiorno.
L’invito agli operatori e le associazioni di categoria è quindi a prestare la massima attenzione, segnalando e denunciando alle forze di polizia eventuali casi analoghi.