MATTEO MARCELLO
Cronaca

Truffa sui contributi Covid. Sei persone sotto la lente

La Procura di Spezia: ristori dallo Stato con presunte attestazioni di false collaborazioni. Un giro di denaro pari a 350mila euro. Contestato anche il reato di sostituzione di persona .

Sotto la lente le presunte attestazioni per i contributi del Covid

Sotto la lente le presunte attestazioni per i contributi del Covid

La Procura di Spezia chiude le indagini sul giro monstre di false collaborazioni per beffare lo Stato e mettere le mani sulle risorse erogate dal governo ai tempi della pandemia di Coronavirus. L’inchiesta ’Un calcio al Covid’ portata avanti sul campo dal gruppo Guardia di Finanza guidato dal maggiore Andrea Alessandro Annò, vede sei indagati. Tra questi, Gian Maria Lertora, 48enne spezzino, un passato da dirigente sportivo di numerose associazioni sportive calcistiche sia alla Spezia che in Lombardia – due anni fa aveva anche ricoperto il ruolo di ceo della Massese – e volto noto dello sport spezzino. Assieme a lui, risultano indagati anche Giuliana Bertini, spezzina di 79 anni, il mantovano Cristian Vicentini, di 53 anni; il chiavarese Eugenio Lanciano, di 42 anni, e una coppia residente a Milano, Marco Antonio Pennati di 64 anni e Fernanda Todeschini Viero di 52. Per tutti i reati contestati sono di truffa aggravata per il conseguimento di erogazioni pubbliche, e sostituzione di persona aggravata e continuata.

Le indagini della Procura hanno avuto origine da un complesso lavoro di intelligence sulle istanze presentate a ’Sport e Salute’, ente statale guidato dal ministero dell’Economia e delle Finanze, per ricevere i contributi previsti per i collaboratori sportivi a ristoro della cessazione o sospensione di attività sportive a seguito del coronavirus. Nella rete sono finite così 88 domande, sulla carta formalmente avanzate da atleti e tecnici tesserati con le società sportive, ma che di fatto erano state predisposte e inoltrate all’insaputa degli intestatari dagli altri indagati; secondo la tesi accusatoria, le somme erogate venivano poi accreditate su conti correnti nelle disponibilità degli indagati.

La somma contestata è di 349.900 euro: 92.600 euro per la falsa collaborazione di 30 persone alla Asd Fga Soccer (dove Lertora all’epoca dei fatti figurava come ceo), 31.500 euro per 5 false collaborazioni alla Ads Spezia Nuoto (la società spezzina, è bene precisarlo, è estranea alle accuse mosse dalla Procura), 77mila euro per 14 false collaborazioni alla Atletica Milano Ssd, 52.300 euro per 13 false collaborazioni alla Football Milan Ladies e 96.450 euro per 26 false collaborazioni all’Atletico Milano Dragons.

Matteo Marcello