Il turismo in Lunigiana sta funzionando molto bene e i dati nell’ultimo mese confermano il trend di crescita del settore, vedendo addirittura l’ambito turistico lunigianese tra i sette trainanti di tutta la Toscana. Per sfruttare la scia positiva, però, occorre fare di più. Nonostante i numeri positivi, infatti, c’è ancora molto da fare e le criticità sono emerse all’evento Ambitour, tenutosi in settimana e organizzato da Anci Toscana in collaborazione con Toscana Promozione Turistica, Unione dei Comuni e il suo team dedicato all’ambito. La prima parte della giornata dedicata alle conferenze, ha puntato l’attenzione sui problemi di tutto il territorio che, se risolti, farebbero mollare il freno di questa Lunigiana in corsa. Tasse di soggiorno, gap digitale, infrastrutture viarie e mobilità alternativa sono le problematiche segnalate dagli operatori turistici che vivono di territorio e sono i primi a investirvi.
Proprio ad accogliere gli spunti dell’incontro e a sostenerli con forza è stata Cna con la presenza del responsabile delle Relazioni Istituzionali Gino Angelo Lattanzi, insieme alla coordinatrice Cna Turismo e Commercio Toscana Paola Lorenzini. "Dal punto di vista esperienziale la Lunigiana ha tutto quello che serve per vivere di turismo tutto l’anno, ma la mancanza di servizi essenziali può però vanificare l’impegno degli operatori – commentano –. E’ evidente lo scollegamento tra pubblico e privato che rallenta, quando non ostacola, il processo di maturazione del turismo lunigianese. Il territorio, inteso come meta è importante, ma altrettanto importante è la condivisione di una progettualità che vada di pari passo con le aspettative e gli investimenti degli operatori del settore che sono i primi a credere nelle peculiarità della Lunigiana. Le parole d’ordine sono compartecipazione e condivisione. Sono le chiavi di un percorso che tutto il territorio deve riuscire a fare insieme".
Quali sono gli ostacoli irrisolti? "Un’imposta di soggiorno che deve essere proporzionale e meno burocratizzata; la debolezza della copertura della rete internet e della telefonia mobile; l’installazione, ancora in ritardo, della fibra indispensabile a lanciare la Lunigiana sulla rete con la possibilità di dotarsi di strumenti digitali che la pongano sul mercato internazionale; la linea ferroviaria Aulla-Lucca ancora da ultimare e che penalizza migliaia di lavoratori e studenti, ma anche le imprese e il turismo; la necessità di un progetto di mobilità integrata e sostenibile basato sull’asse ferroviario connesso alla mobilità su gomma ed elettrica, oltreché da mezzi di locomozione più lenta come bike o scooter".
Ancora tantissime cose da sistemare per far sì che la Lunigiana possa ingranare la quinta e vivere davvero di turismo, con il conseguente effetto di riportare nei borghi bellissimi che la caratterizzano nuovi cittadini e visitatori che andrebbero così a spingere lo sviluppo di attività economiche e imprese. Molti problemi, come sottolinea Cna, sarebbero da risolvere entro breve, sperando di poter sfruttare l’ondata positiva del Giubileo 2025.
A.B.