MAURIZIO MUNDA
Cronaca

Tutte le spine dello sport: "Impossibile organizzare eventi di un certo livello"

Dopo gli inconvenienti del basket ora anche la pallavolo trova difficoltà. La manifestazione della Virtus group costretta a emigrare a Sarzana e Massa.

Il torneo di pallavolo che ha visto la sua 14esima edizione

Il torneo di pallavolo che ha visto la sua 14esima edizione

"Carrara non è una città che può ospitare manifestazioni sportive di un certo livello". A poche ore dagli inconvenienti nel basket, adesso è il turno della pallavolo che con Marco Musoni, presidente della Virtus Group, punta il dito sulla situazione degli impianti sportivi in occasione del torneo "VolleYoung International", una manifestazione giunta alla 14esima edizione e che coinvolge circa 800 atleti, 48 squadre tra maschili e femminili, dagli under 13 agli under 19, provenienti da molte regioni d’Italia. "Per un torneo che dovrebbe avere il suo centro a Carrara, siamo invece costretti a emigrare fuori, giocando in quattro campi a Sarzana e in tre a Massa, mentre su Carrara dobbiamo contare solo sul palazzetto perché tutte le altre palestre non sono agibili - dice Musoni - e anche le finali sono state giocate a Massa".

La Dogali e le palestre scolastiche della ex Leopardi e della Dazzi non hanno i requisiti di sicurezza, quelle della Buonarroti e della Taliercio sono state abbattute insieme alle rispettive scuole, sempre perché non garantivano più la sicurezza. Mentre per giocare al palazzetto occorre sperare nel meteo benevolo perché in caso di pioggia filtra acqua dal tetto e anche se il campo di pallavolo è di dimensioni più ridotte rispetto a quello di basket, qualche schizzo arriva anche dentro le linee gialle. Resta il problema dei parcheggi che non potrà mai essere risolto a causa del peccato originale commesso quando, a metà degli anni ’70, è stato deciso di costruire il palazzetto in quel sito sacrificato.

Così dopo 50 anni i pullman delle squadre che arrivano da lontano devono parcheggiare lungo il viale XX Settembre o sui marciapiedi di via Giovan Pietro per fare scendere gli atleti e poi cercare spazi idonei. I pulmini devono invece manovrare nello stretto della stradina (metà pubblica e metà privata) che da via Giovan Pietro porta al cortile interno dove comunque non si può parcheggiare per motivi di sicurezza. E dire che restando in regione (senza andare oltre Appennino dove è un altro mondo), cittadine con poche decine migliaia di abitanti (e che non sono co-capoluogo di provincia) hanno invidiabili strutture sportive polivalenti collocate in periferia, con tutti i vantaggi che questo comporta.

Ma se a Carrara è difficile organizzare manifestazioni sportive, lo è ancora di più fare alloggiare gli atleti che vengono da fuori in occasioni di tornei importanti. Nel recente passato è accaduto nel 2023 con i campionati italiani assoluti di boxe (disputati sul ring di Massa e con atleti, allenatori e dirigenti alloggiati in Versilia), e per due volte (2024 e 2025) per il torneo di Carnevale di basket. Perché se alla Dogali salta l’illuminazione e al palazzetto piove sul parquet, al Marble Hotel e al Mediterraneo non si trovano camere libere.

Maurizio Munda