Tv accesa La ‘Linea Verde’ della Lunigiana

Il programma della Rai, condotto da Beshir e Granbassi, alla scoperta tesori del territorio. La trasmissione in onda il 28 gennaio

Tv accesa La ‘Linea Verde’ della Lunigiana

Tv accesa La ‘Linea Verde’ della Lunigiana

“Linea Verde” porterà la Lunigiana nelle case di tutta Italia e racconterà i tesori del territorio e i suoi custodi ai telespettatori di Rai. Si sono concluse nei giorni scorsi le riprese della trasmissione condotta da da Livio Beshir e Margherita Granbassi nei borghi della Lunigiana e nei luoghi dove le tradizioni vengono custodite. Prima le bellezze della città di Pontremoli, il Castello del Piagnaro e il Museo delle statue stele, i ponti cinquecenteschi sul torrente Verde, il barocco raffinato di Nostra Donna del Ponte e gli affreschi dei palazzi della nobiltà locale, Villa Dosi, l’antica arte della Pasticceria degli Svizzeri, i testaroli e l’agnello di Zeri cucinati dalla Coopertiva La Guinadese che a giugno compirà 105 anni di vita. Oggi "Linea Verde" si sposterà a Casola per mettere in vetrina la Marocca, poi all’agristurismo Montagne Verdi all’Apella e infine a Filattiera all’antico Mulino Moscatelli.

Non poteva mancare una puntata al Castello Malaspina di Fosdinovo nel viaggio della troupe di “Linea Verde“ in Lunigiana, il possente maniero che dette ospitalità anche a Dante Alighieri,durante le sue peregrinazioni da esule in val di Magra. Lo hanno ripreso anche dall’alto con i droni regista Daniele Carminati e il al filmmaker Giuseppe Carucci, per mostrare questa terra che "guarda il mare" dall’alto di secoli di storia con le sue immutate tradizioni, suoni, colori.

Conduttori e troupe si sono addentrati anche nella Lunigiana più antica, che ancora segue i ritmi imposti dalla natura, il ciclo delle stagioni. Coome al Mulino della famiglia Moscatelli, nella piana di Filattiera dove da tempo immemorabile le acque del fiume Magra fanno girare le pale della ruota che aziona le macine di pietra dell’antico mulino. Tutto attorno ettari di terreno coltivati per fare farina a chilometro zero anche da grani di varietà antica. E nel pastificio artigianale dove si producono infatti gli spaghetti “made in Lunigiana” grazie anche alla farina ottenuta dal grano fornito dai vari agricoltori della Piana di Filattiera. Una farina utilizzata, unita a quella di castagne e patate di montagna lessate, utilizzata da Fabio Bertolucci, giovane fornaio di Regnano, per produrre ogni giorno la “marocca di Casola”, pane antichissimo.

A Tavernelle di Licciana Nardi la visita all’azienda pastorale di Giancarlo Boschetti con il fratello Loreno. "Oltre alle particolarità della razza ovina, quella massese, da loro allevata – racconta il conduttore Peppone Calabrese – i motivi del nostro interesse sono collegati allo stile di vita di questa famiglia di pastori che vive nel Parco Nazionale dell’Appennino Tosco Emiliano; allo stile di vita ed alle scelte fatte, secondo i ritmi della natura molto distanti,diversi da quelli di città. Giancarlo ci ha raccontato che per tre mesi l’anno vive in alpeggio sul Monte Navert dove si reca in transumanza; si tratta quindi di una famiglia custode delle tradizioni del posto così come i loro due collaboratori, due giovani laureati che hanno deciso durante il covid, stanchi della città, di trasferirsi dai i Boschetti a Tavernelle per imparare a fare il formaggio".

Roberto Oligeri