Ucciso il cane Arturo : "Sì a pene più severe"

La denuncia dell’associazione animalista Lndc

Ucciso il cane Arturo : "Sì a pene più severe"

Piera Rosati, presidente Lndc

"Arturo, un boxer docile e pacifico, aveva semplicemente varcato i confini della proprietà della sua abitazione per un incidente. Non rappresentava alcuna minaccia, ma è stato brutalmente ucciso da qualcuno che ha agito senza alcuna giustificazione apparente". E’ questo il messaggio di denuncia di Lndc Animal Protection in merito all’episodio avvenuto a Massa. Il compagno di vita di Arturo ha sporto regolare denuncia ai Carabinieri che hanno avviato le indagini e secondo quanto riportato dall’associazione animalista "gli inquirenti sarebbero già sulle tracce del presunto colpevole".

"L’uccisione di questo cane è un atto di violenza intollerabile e senza senso", ha dichiarato la presidente Piera Rosati. "Non ci sono scuse per un gesto così crudele, soprattutto nei confronti di un animale che non rappresentava alcun pericolo. Siamo in contatto con la famiglia di Arturo e abbiamo offerto la nostra assistenza in questo momento difficile, oltre a sporgere anche noi denuncia per questa barbara uccisione".

Secondo l’articolo 544-bis del Codice Penale italiano, chiunque cagioni la morte di un animale per crudeltà o senza necessità è punibile con la reclusione da quattro mesi a due anni. Lndc Animal Protection si batte perché queste pene vengano inasprite ulteriormente.