"Du gust is megl che uan" recitava Stefano Accorsi in un celebre spot anni ‘90, un concetto che, meno prosaicamente, sposa anche il direttore dell’Accademia Luciano Massari quando si parla di Uffizi diffusi. Negli ultimi giorni da Carrara sono partite addirittura due proposte di adesione al progetto: la Fondazione Marmo che ha candidato palazzo Binelli e il Comune che ha da tempo proposto il “Carmi”. Una doppia candidatura che ha creato imbarazzi e qualche attrito tra i due soggetti coinvolti e che il numero uno di palazzo del Principe risolverebbe salomonicamente.
"Quella degli Uffizi diffusi è un’opportunità eccezionale per la nostra città, stiamo parlando di capolavori che è bene che non stiano chiusi in un magazzino ma possano essere visibili – spiega quest’ultimo –. Per quanto riguarda la location credo che palazzo Binelli avrebbe l’indubbio vantaggio di essere in centro, mentre il Carmi ha dalla sua il vantaggio di essere un museo già strutturato e adeguato per accogliere le opere. Per questo perché non utilizzarli tutti e due, magari alla Padula privilegiando la scultura e in via Verdi la pittura? In ogni caso credo sia importante, per ogni cosa, partire dal dialogo e dal confronto per arrivare alla soluzione migliore. Basta parlarsi per evitare situazioni spiacevoli"