REDAZIONE MASSA CARRARA

I big del ciclismo dicono addio a Ugo Colombo

Bitossi e Zilioli a Scorcetoli per i funerali dell’ex compagno di squadra

Tanti big del ciclismo ieri ai funerali dell’ex compagno di squadra Ugo Colombo (foto Pasq

Tanti big del ciclismo ieri ai funerali dell’ex compagno di squadra Ugo Colombo (foto Pasq

Filattiera (Massa Carrara), 13 ottobre 2019 - Hanno pedalato virtualmente per l’ultima volta con Ugo Colombo i vecchi compagni di squadra della Filotex, riuniti per l’estremo saluto nella chiesa parrocchiale di Scorcetoli dove si sono svolte ieri pomeriggio le esequie del ciclista, che era entrato ai piani alti del ciclismo con la forza dell’umiltà e il coraggio della saggezza. C’erano in prima fila tanti big come Franco Bitossi, Italo Zilioli, Franco Balmamion, Giuseppe Grassi, Marcello Bergamo, Vittorio Chiarini e Paolo Mannucci, compagni di una ormai lontana epopea fissata nella memoria delle immagini della tivù in bianco e nero. Assieme a loro il preparatore atletico Piero Pieroni e ciclisti lunigianesi Severino Angella e Giovanni Sarti, il direttore sportivo pontremolese Enzo Erluison con lo storico appassionato di ciclismo Germano Cavalli. Presenti anche i sindaci di San Giorgio su Legnano, comune di nascita di Colombo, Walter Cecchin e Annalisa Folloni di Filattiera.

Una chiesa piena di amici e parenti per rendere omaggio all’uomo e allo sportivo. Ugo Colombo aveva corso l’ultima volta al Giro di Lombardia del 1974, per ironia della sorte, proprio ieri si disputava quella corsa, mentre il sacerdote celebrava il suo funerale. Commozione e rimpianto per tutti coloro che l’hanno conosciuto e che l’hanno battezzato campione. Una dimensione che gli spetta per il solido palmarès con tre tappe vittoriose al Giro d’Italia e la regolarità che gli ha consentito di conquistare un quinto e un terzo posto assoluto ai Giri del 1969 e 1971. Aveva iniziato a correre da esordiente nel 1957 (primo appuntamento agonistico ad Abbiategrasso con la maglia del Gs Villa Cortesi) vincendo la ritrosia dei genitori che non vedevano di buon occhio la sua passione per il ciclismo agonistico. Tra i dilettanti ha contato 17 successi. Poi Umberto Trapella, titolare della fabbrica milanese Fuchs che costruiva biciclette, gli propose un contratto per correre da professionista con la Springoil-Fuchs sotto la guida di Valdemaro Bartolozzi.

L’anno seguente alla Filotex, unico lombardo tra tanti toscani, tra cui Franco Bitossi, di cui rimase caro amico per tutta la vita. Dopo aver attaccato la bici al chiodo divenne direttore sportivo del Gs Locatelli di Bergamo e poi dell’Us Pozzi nella quale militava un certo Saronni.

Emozionante nel corso delle cerimonia funebre il ricordo di un cugino: "Ugo Ha affrontato la sua malattia come fosse lo Stelvio, ha saputo lottare con la stessa forza che l’ha sempre contraddistinto anche nella vita sportiva".

N.B.