REDAZIONE MASSA CARRARA

Ultima generazione, processo rinviato

Bloccarono la Strada dei marmi nel 2022. I quattro imputati torneranno in aula il 10 luglio 2025

Apuane Libere al presidio davanti al Tribunale di Massa (. foto di Paola Nizza

Apuane Libere al presidio davanti al Tribunale di Massa (. foto di Paola Nizza

Rinviata l’udienza preliminare prevista ieri al Tribunale di Massa a carico di quattro attivisti di Ultima Generazione per aver bloccato il 10 giugno 2022 a Carrara la Strada dei marmi utilizzata dai camion per raggiungere i siti estrattivi. La nuova data è fissata per il 10 luglio 2025 alle 9.30. "Aspetteremo di vedere come si evolverà la situazione – ha commentato il difensore Luigi Dell’Aquila –. Sicuramente, come già preannunciato, porremo una questione di legittimità costituzionale nei confronti del capo di imputazione che vogliamo portare all’attenzione del giudice e come secondo passo affronteremo l’udienza preliminare chiedendo il proscioglimento dei nostri assistiti". Gli imputati sono Guido Viero di Lido di Camaiore, Michele Giuli da Reggio Emilia, Beatrice Costantino da Domodossola, Giulio Giuli, anche lui da Reggio Emilia. L’accusa a loro carico è di interruzione di pubblico servizio e blocco stradale con oggetti.

Quel 10 giugno 2022 quattro attivisti di Ultima Generazione si erano seduti a terra sulla Strada del marmo reggendo due striscioni sui quali campeggiavano le scritte ’Basta devastazione’ e ’Lavoro non distruttivo’. Due di loro si erano poi legate fra loro e un’altra si era legata a un camion per protestare "contro i crimini che settimana dopo settimana, mese dopo mese, anno dopo anno vengono perpetrati ai danni della cittadinanza: intere montagne smontate pezzo dopo pezzo, dissesto idrogeologico, distruzione delle falde acquifere, incidenti mortali sul lavoro, infiltrazioni mafiose e disoccupazione diffusa".

I quattro, al termine della clamorosa protesta, furono caricati di peso sulle volanti e portati via. Per tutti scattò una sanzione da 133,33 euro e il divieto di avvicinamento per un anno e tre mesi.

Ieri a sostegno degli imputati di Ultima Generazione si è tenuto il presidio indetto dal Comitato Ugo Pisa, tra questi aderenti al movimento Apuane Libere e a Legambiente Carrara.

"Siamo con gli attivisti – ha ribadito il Comitato – perché si sono fisicamente messi a disposizione per protestare in modo pacifico contro la devastazione delle Apuane. Non solo. Intendiamo manifestare contro il ddl 1660, il cosiddetto decreto sicurezza, in fase di approvazione al Senato e già approvato dalla Camera, che con una serie di modifiche al Codice penale introduce 13 nuovi reati, numerose aggravanti e consistenti aumenti di pena: i blocchi stradali diventeranno punibili con pene fino a due anni di reclusione, criminalizza le proteste pacifiche e prevede l’introduzione del nuovo reato per chi occupa abusivamente case, con una pena prevista da 2 a 7 anni di carcere. Questo nonostante l’allarme lanciato dall’Osce sulla deriva liberticida del ddl". La nuova normativa non potrà essere applicata ai 4 attivisti "ma graverà in futuro su ogni protesta", conclude la nota.

I.V.