Un albo per le botteghe storiche. Spazio ai veterani del commercio

Nasce l'albo nazionale delle botteghe storiche, valorizzando attività con almeno 50 anni di storia a Carrara e in tutta Italia. Un'iniziativa per promuovere il commercio e il turismo, preservando il patrimonio culturale e storico del territorio.

Un albo per le botteghe storiche. Spazio ai  veterani del commercio

Un albo per le botteghe storiche. Spazio ai veterani del commercio

Su idea della Cna nascerà l’albo delle botteghe storiche, e potranno farne parte le attività con almeno 50 anni di vita connotate da particolare interesse storico, culturale, artistico, turistico, merceologico o legato alle tradizioni locali. A Carrara l’esempio è il bar Leon d’Oro di piazza Alberica aperto nel 1898. Le botteghe storiche possono contribuire al rilancio commerciale e turistico dei centri urbani. Sono il legame fisico con la storia, la memoria operosa e sociale di un territorio, un patrimonio immateriale ancora prima che materiale da custodire e da valorizzare.

Per Lucilla Santucci titolare del Leon d’Oro, la leggendaria ‘fiaschetteria’ di piazza Alberica, l’avvio del percorso che porterà alla nascita dell’albo nazionale delle botteghe storiche "è più di una bella notizia". Lo prevede lo schema di decreto legislativo approvato in via preliminare dal Consiglio dei ministri, in attuazione della legge per la concorrenza, su proposta del ministro per la Pubblica amministrazione, senatore Paolo Zangrillo. Gestito dal ministero delle Imprese e del Made in Italy, questo strumento riconosce e tutela attività commerciali, botteghe artigiane ed esercizi pubblici che sono parte integrante della nostra storia. Le attività di eccellenza possono essere classificate, su istanza degli interessati, come beni culturali, in quanto espressione di identità culturale collettiva. Un successivo decreto interministeriale definirà le modalità operative dell’Albo nazionale, tra cui i flussi di comunicazione tra i diversi livelli di Governo e la diffusione dei contenuti nei relativi siti istituzionali.

"È un elemento di promozione e di richiamo per i turisti che entrando nel nostro bar vengono catapultati in un’altra epoca – commenta Lucilla Santucci –. Ma lo è anche per i nostri concittadini che qui trovano e respirano la carrarinità. La nascita di un albo nazionale permette di riconoscere ed esaltare insieme alla longevità di queste attività, la loro incredibile resilienza. Il web ed i social poi oggi amplificano le peculiarità delle città e delle stesse attività diventando a tutti gli effetti elementi di attrazione dei centri e dei borghi. La storia che questa attività si porta dietro ci ha aiutato a superare anche momenti difficili. È un valore commerciale oltre che culturale".