
Il lavoratore era stato premiato dall’Avis per aver raggiunto 81 donazioni. Crudeli: "Era una persona buona e conosciuta per i suoi gesti di altruismo".
Ha perso la vita in occasione della Giornata mondiale sulla sicurezza del lavoro, Paolo Lambruschi, il dipendente di 59 anni della Cooperativa Canalgrande che come tutte le mattine stava guidando il dumper aziendale. Una tragica coincidenza che non è sfuggita ai colleghi di lavoro e ai sindacalisti, che ieri si sono subito precipitati nella cava 150 di Miseglia per esprimere il loro cordoglio ai soci e dipendenti della Canalgrande.
Un arrivo spontaneo e di massa di tutte le persone che conoscevano Paolo, per tutti ‘Paolon’. Non hanno voluto lasciarlo solo per tutto il tempo, mentre i mezzi e gli uomini hanno cercato di liberare il suo corpo dalle lamiere. Paolo era un gigante dal cuore grande. Il suo compito era quello di trasportare le scaglie dalla parte alta della cava a quella più bassa, ma per una tragica fatalità ieri è voltato con il camion giù per quella stradina arroccata sulle Apuane che ben conosceva.
Proprio per questo i lavoratori del monte sono in attesa che si concludano le indagini. Tutti si chiedono cosa abbia fatto rovinare giù per un ravaneto un camion zeppo di scaglie guidato da un’autista esperto come era lui. Un percorso fatto centinaia di volte, senza mai sbagliare un colpo. Paolo ha perso sul lavoro, a pochi chilometri dalla sua abitazione di Miseglia, dove viveva con la moglie Daniele e la figlia Selene.
Paolo era molto conosciuto in città, come anche il fratello Alessandro, docente di educazione fisica ed ex pugile. In passato Paolo aveva praticato molti sport, in particolare il basket. Una persona semplice e generosa in tutti i sensi. A gennaio aveva ricevuto dall’Avis la Benemerenza ‘Oro con Rubino’ per le sue 81 donazioni, un riconoscimento a testimonianza del suo continuo impegno nel donare. "Con grande tristezza il consiglio di Avis Carrara esprime le più sincere condoglianze alla famiglia di Paolo – si legge in un post social dell’associazione donatori volontari di sangue –. La sua dedizione e impegno nei 26 anni di donazioni sono stati un esempio di generosità per tutti noi. In questo momento di dolore, siamo vicini alla famiglia con affetto e gratitudine. Grazie, Paolo, per il tuo straordinario contributo".
A consegnare la medaglia ‘Oro con Rubino’ a Paolo era stata la vicesindaca Roberta Crudeli, anche lei profondamente affranta da questo ennesimo incidente sul lavoro. "È inaccettabile morire sul lavoro e oltretutto nella Giornata mondiale sulla sicurezza – dice Crudeli –. Paolo era una persona che con il suo impegno di donatore ha fatto dei grandi gesti di altruismo. Una persona buona e generosa, una morte che ci lascia sconcertati".
Alessandra Poggi