Dopo la conferma della candidatura del sindaco uscente Cristian Petacchi, a Zeri spunta una lista civica che candida l’imprenditore Miki Filippelli, nato e cresciuto a Zeri 46 anni fa, con esperienze lavorative in giro per l’Italia e all’estero. Ora ha deciso di tornare e di accettare la candidatura a sindaco proposta da una coalizione aperta. Perché? "Due motivi fondamentali: l’affetto e le potenzialità di Zeri non ancora mai state sfruttate".
"L’essere zerasco, nei modi di fare e di pensare, nell’attaccamento al territorio, è qualcosa che uno ha addosso – dice Filippelli – . Come tanti ho dovuto abbandonare il mio territorio per motivi famigliari e lavorativi. Ora la mia situazione personale mi consente di dedicare tempo al mio Comune e, grazie alla consapevolezza e all’esperienza maturate, sono pronto a candidarmi sindaco con la massima umiltà e disponibilità verso ogni cittadino. Sono sicuro, se me ne verrà data la possibilità, che realizzeremo grandi progetti insieme. Ne approfitto per fare i complimenti a chi ha continuato a vivere a Zeri, riuscendo a tener vivo il comune. Il mio impegno sarà di ascoltare ed essere in mezzo agli zeraschi".
Quali potenzialità ha Zeri? "Negli ultimi 20 anni tutte le amministrazioni si sono adoperate per fare quella che può essere definito come normale amministrazione. Negli ultimi 5 c’è stato un cambio di passo, si è vista una maggiore cura del territorio, ma non è sufficiente. Nessun sindaco si è mai preoccupato di stare al passo con i vari cambiamenti dell’economia e delle condizioni climatiche. Per un Comune come Zeri è fondamentale cercare di affiancarli e in alcuni casi avere l’intuito di anticiparli".
Come pensa di aumentare visibilità, economia e turismo? "Coinvolgendo aziende delle città più importanti del centro-nord, pensiamo ad una gestione nuova e separata delle infrastrutture provinciali migliorando sicurezza e viabilità, un utilizzo mirato del Pnrr, una concezione nuova anche per la forestazione aumentandone il valore non solo sul territorio. E bisogna ricreare l’entusiasmo degli anni ‘90 di venire a trascorrere i fine settimana a Zeri. Bisogna correre, perché sono già stati gettati via 20 anni".
Qual è la sua idea di sindaco? "Un sindaco di montagna con poche aziende attive sul territorio, dovrebbe occuparsi di rischi e disagi per la popolazione, al tempo stesso porsi come il primo rappresentante o procacciatore per tutte le aziende del comune. Deve essere sempre in prima linea nel promuovere prodotti e servizi, cercando di aumentare gli introiti di tutte le attività commerciali, avere la giusta umiltà per ascoltare consigli e proposte dei cittadini. Particolare attenzione poi deve essere rivolta a bambini e anziani".
Dice di non aver mai avuto tessere politiche e di non volerne Miki Filippelli, di essere aperto a tutte le candidature, "sia della maggioranza che della minoranza uscenti, purché ci sia voglia di fare e collaborare per il bene di Zeri". "Se dovessi essere eletto lascerò parte del mio compenso di sindaco, se necessario anche tutto – assicura – per iniziative che valorizzino e pubblicizzino il Comune e le attività presenti".
Natalino Benacci