
Giuseppe Costa dei migratoristi chiede la gestione dell’area umida
La zona umida della Prada da trasformare in un laboratorio didattico. La proposta è dell’associazione Anuu Migratoristi, il cui presidente Giuseppe Costa (nella foto) chiede la gestione dell’ultima zona umida alla Prada. "L’obiettivo di questo nostro progetto è il recupero di una testimonianza storica, sopravvissuta alla cementificazione – scrive Costa –. Questo piccolo lembo deve essere conservato e reso accogliente per l’avifauna e per far conoscere l’argomento alle scolaresche. Una didattica educativa con metodologia di insegnamento “conoscere per imparare“. Uno studio particolare sul ciclo biologico dei nostri amici alati che frequentano questo particolare ambiente. L’area è in abbandono e soggetta a “discarica” con rovi e topi. La piccola superficie della Prada in località Avenza merita considerazione scientifica per la presenza di specie ornitiche come il martin pescatore, il pendolino, la gallinella d’acqua, il colombaccio, l’upupa, la cinciallegra, la passera scopaiola, il beccamoschino, il verdone, la capinera, il cardellino e le nidiate del germano reale. All’interno del piccolo lembo esiste una evoluzione vegetativa ricca di microambienti, adatti a soddisfare le esigenze ecologiche degli uccelli migratori compresi i moscerini per la rondine. La gestione del territorio per la protezione della biodiversità aiuta a preservare la nostra terra e gli ambienti naturali. Purtroppo sono trascorsi diversi anni e noi continuiamo a chiedere la gestione dell’area umida".