
Anna Galleni
Carrara, 12 dicembre 2019 - Sono più di un migliaio i giovani e non più giovani che hanno ottenuto il reddito di cittadinanza. All’ufficio dei Servizi sociali del Comune le domande per ottenere il contributo statale destinato a terminare con un percorso lavorativo sono state 1750 e, dopo una scrematura, sono rimasti 1179 coloro in possesso dei requisiti per ottenere il reddito di cittadinanza. Un numero vertiginoso che la dice lunga sulla situazione di povertà del nostro Comune. Lo stesso assessore al Sociale Anna Galleni informa delle iniziative che l’amministrazione ha messo in campo per tamponare la disoccupazione, elemento centrale della povertà cittadina.
"Fin dall’insediamento – spiega Galleni – è subito apparso grave lo stato di bisogno di molti concittadini. Dato confermato non solo dalle associazioni che si occupano dei più deboli, ma anche dalle 1341 domande del Rei, reddito di inclusione, di cui 509 accettate. Da qui la scelta di mettere in campo azioni per alleviare le difficoltà. Si è provveduto ad aumentare di due unità le assistenti sociali. Questo ha permesso di creare progetti multidisciplinari per 239 persone, in sinergia col centro per l’impiego. Ogni persona ha così preso parte a corsi, incontri e altro. Sono state avviate esperienze lavorative per 56 persone con risultati insperati: 24 persone hanno ottenuto lavoro a tempo determinato, 30 indeterminato e 2 hanno avviato un tirocinio. Col reddito di cittadinanza la progettazione individuale viene ampliata a tutta la famiglia".
Le domande sono state 1750, di cui 1179 accolte ed è partita da 15 giorni la piattaforma del sociale: la settimana scorsa avevamo 393 nuclei familiari indirizzati, dato destinato a salire. saranno impiegati in varie mansioni sul territorio indicate dai dirigenti di palazzo a seconda delle esigenze. Ad anno nuovo partirà il progetto “0-1000 giorni”, un contenitore per il sostegno alla genitorialità con psicologo o educatori di supporto alle famiglie con minori nei primi mille giorni di vita. Ancora il progetto Comete ha aumentato l’aiuto alle famiglie, ampliando il servizio di mediazione dei conflitti anche con supporto psicologico. È stato poi avviato un progetto sportivo con attività dedicate ai bambini. Inoltre è disponibile un servizio di doposcuola per i bambini con Dsa, seguiti da personale qualificato, progetto che ha coinvolto 30 piccini".
Ancora Galleni elenca il progetto sui rom: sia a scuola che d’estate con inserimento dei bambini per la prima volta nei campus estivi comunali. E’ stato creato un progetto di alfabetizzazione per persone straniere utile a migliorarne l’integrazione. Il progetto di “educazione al lavoro”, che ha sistemato 30 persone ha avuto la conseguenza di avviare anche il progetto di “Scouting & matching”: tramite bando è stato individuato il soggetto che deve far incontrare la domanda di lavoro con l’offerta, gestendo colloqui. È stato poi creato un progetto dedicato alle persone sole e senza casa, l’Housing first, che punta al reinserimento sociale e all’indipendenza di 9/10 persone. L’associazione che si è aggiudicata il bando deve individuare luoghi per il cohousing sociale e tutor, assistenti sociali e mediatore. Inoltre dovrà gestire le emergenze freddo per chi rimane in strada, provvedendo ad acquisto e distribuzione di coperte e beni di prima necessità. Per le famiglie che hanno bisogno di un aiuto domiciliare e che usufruiscono del reddito di cittadinanza è stato ampliato il servizio di assistenza domiciliare con Nausicaa.