REDAZIONE MASSA CARRARA

Un patto per il futuro La commissione salute chiede un protocollo a garanzia della struttura

Richiesta maggiore trasparenza da Firenze e dall’Azienda Sanitaria. Ribadita la necessità di un cronoprogramma dei lavori per la palazzina.

Un patto per il futuro La commissione salute chiede un protocollo a garanzia della struttura

CARRARA

Un patto per il futuro del Monoblocco grazie al protocollo istituzionale. Questa la richiesta della commissione salute presieduta da Guido Bianchini convocata per degli aggiornamenti sulla riorganizzazione del centro ‘Sicari’ di Carrara; da settimane sotto i riflettori dopo la notizia del temporaneo trasferimento dei servizi sanitari tra le strutture vicine e il Noa a Massa. Appello che viene rivolto alla Regione e all’Asl, invitate a battere un colpo e fornire in tempi rapidi delle risposte più chiare rispetto a quanto fatto fino a questo momento, soprattutto sul cronoprogramma dei lavori previsti per la nuova palazzina che sarà costruita vicino al Monoblocco, e il ripristino del centro polispecialistico una volta terminata la messa in sicurezza.

Chiara la richiesta della commissione: codificare tutti gli elementi illustrati nelle ultime settimane in un documento articolato, con al suo interno motivazioni precise, ipotesi organizzative, tempi e modalità della riorganizzazione, della costruzione della palazzina e dell’adeguamento del Monoblocco. "Le carte fornite dall’Asl contengono chiarimenti ma in maniera parziale, rispetto a quelle che erano le nostre richieste – ha spiegato Bianchini – quindi abbiamo rinnovato la volontà di avere documenti più completi. Serve inoltre un protocollo istituzionale firmato, che sia garantito a livello regionale".

Nei giorni scorsi l’assessore regionale alla sanità, Simone Bezzini, e il presidente della Regione Eugenio Giani, sono stati contattati dalla sindaca Serena Arrighi perché la Regione svolga la funzione di garante istituzionale intorno a tutto la vicenda. In commissione si è poi tornati rapidamente, in base ad alcune verifiche fatte, ad elencare i principali problemi di messa in sicurezza del Monoblocco.

Gli interventi più importanti non riguarderebbero l’adeguamento degli estintori, dei pannelli solari o il riordino dei magazzini stipati. Il problema principale è bensì la compartimentazione del Monoblocco, vale a dire la suddivisione della struttura in vari settori, ognuno dei quali con la possibilità di essere messo in sicurezza dall’eventuale sviluppo di incendi in altro settore, e che siano dotati di vie di fuga. Per rispondere a questi adeguamenti, i tempi stimati sono di circa 24 mesi, con la possibilità di garantire una proroga di 6 mesi.

Novità anche per la Rsa di Fossone, in cui saranno trasferite le cure intermedie del Monoblocco una volta ultimati i lavori di adeguamento. Risultano partiti i sopralluoghi alla Rsa e anche le richieste di preventivi e di progetto alle aziende per la messa a norma. Tante le osservazioni poste dai consiglieri durante la commissione. Rigoletta Vincenti ha ad esempio sottolineato la necessità di maggior chiarezza sui tempi, e capire quali servizi torneranno al Monoblocco una volta che saranno ultimati i lavori alla nuova palazzina. La consigliera Brunella Vatteroni ha invece ribadito l’importanza di coinvolgere in modo attivo la Regione, partendo da Giani e Bezzini. Infine la consigliera Alberta Musetti ha rivolto un appello a tutte le forze politiche, maggioranza e opposizione, nel rimanere compatte di fronte al problema Monoblocco e avere così ancora più forza davanti alla Regione. "Su questo argomento nessuno sta dormendo – ha precisato la vicesindaca Roberta Crudeli, presente in commissione – ma anzi siamo ben vigili e lavoriamo per la città".

Daniele Rosi

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