
Il Comune sta studiando un regolamento per equiparare le quote di marmo escavato a quanto previsto dai Pabe
Una nuova bozza sul marmo in discussione negli uffici comunali. Dopo aver chiuso da poco l’iter per il nuovo disciplinare sulle concessioni, adesso le attenzioni si spostano sulla bozza del regolamento per l’attribuzione dell’incremento delle quantità sostenibili. Si tratta di un documento che va a normare la quantità di escavato, tenuto da parte, che andrà riassegnato ad alcune cave che lo hanno terminato. La bozza è stata illustrata dalla sindaca Serena Arrighi e dal dirigente Giuseppe Bruschi nella commissione Marmo presieduta da Nicola Marchetti. Si tratta di un regolamento, previsto dal Pabe, su cui l’attuale amministrazione aveva già iniziato una preparazione, poi sospesa per dare la precedenza ad altri tavoli sul marmo e ora pronta per riprendere il percorso. La bozza prevede che possano essere assegnate alle cave alcune quantità di escavato, previste dai Pabe senza incrementarle ulteriormente, con percentuale del 20 per cento quindi 50mila metri cubi delle quantità sostenibili per i soggetti autorizzati, che non sono ancora state assegnate.
Rispetto all’ultima versione presentata, il documento aggiornato presenta qualche differenza. La scelta politica è che queste quantità non potranno però essere concesse per l’apertura di nuove cave, ma solo per poter escavare qualcosa in più in quelle che già esistono. Nel documento si legge cosa prevede il Pabe rispetto alle quantità disponibili e come potrà un concessionario aggiudicarsi questo incremento: presentando ovviamente domanda ma presentando anche progetti che riguardino un incremento occupazionale. L’idea è che riguardi incrementi a tempo indeterminato, relativo a persone assunte fino a 24 mesi prima dell’approvazione dei Pabe. Si potranno presentare anche progetti sulla filiera corta o di tipo ambientale e di ripristino.
D.R.