Un territorio fragile e sconnesso: "Blackout continuo dei segnali . Gravi carenze infrastrutturali"

Al centro delle polemiche i disservizi telefonici registrati dai cittadini nel corso dell’ "allerta arancione". L’operatore: "Strada chiusa, intervento di ripristino saltato". Mastrini: "Problema ricorrente, più verifiche".

Un territorio fragile e sconnesso: "Blackout continuo dei segnali . Gravi carenze infrastrutturali"

Al centro delle polemiche i disservizi telefonici registrati dai cittadini nel corso dell’ "allerta arancione". L’operatore: "Strada chiusa, intervento di ripristino saltato". Mastrini: "Problema ricorrente, più verifiche".

Telefonia, lo scenario è mobile. In tutti i sensi. La Lunigiana disconnessa è al centro delle proteste e delle polemiche a causa dei disservizi telefonici e sulla banda larga che hanno colpito assiame al maltempo il territorio. Non solo banda larga e ultra larga latitano, ma anche copertura mobile fa registrare buchi e collassi che impediscono agli utenti di fare una semplice telefonata. La riprova sono le proteste scattate nei giorni scorsi per i blackout del segnale verificatisi un po’ in tutto il territorio lunigianese che hanno trovato cassa di risonanza sui social e sul nostro giornale: i cittadini-utenti hanno difficoltà a telefonare perché abitano in zone senza copertura o caratterizzate da infrastrutture da rinnovare. Dunque si accentuano disparità e disuguaglianze nell’accesso alla rete già per far arrivare uno squillo.

Quando si parla poi di banda larga e ultralarga che contribuiscono alla competitività e allo sviluppo economico dei territori le criticità in Lunigiana sono evidenti. Anche se la Toscana è stata tra le prime regioni ad investire per abbattere il digital divide. Intanto arriva la replica di Vodafone sui disagi derivanti dal malfunzionamento delle reti mobili col maltempo nella zona di Tresana. "In relazione alle temporanee interruzioni del servizio di telefonia dei giorni scorsi, si informa che la problematica è causata dalla mancanza di alimentazione elettrica dovuta al maltempo di questi giorni e che l’allerta meteo ha impedito di intervenire con un generatore elettrico, poiché la strada di accesso è stata chiusa". Giustificazione girata al sindaco di Tresana e assessore dell’Unione dei Comuni Matteo Mastrini.

"La risposta dell’operatore non è esaustiva delle criticità che ci troviamo a vivere ogniqualvolta c’è uno stato d’allerta – replica – perché le interruzioni sono ricorrenti, quindi non solo in occasione di una chiusura di una strada. Evidentemente esiste una vulnerabilità sistematica delle infrastrutture di rete che potrebbe essere legata a più fattori. Perciò chiediamo delle verifiche puntuali sulle carenze infrastrutturali. Possiamo ipotizzare che la causa dei disservizi potrebbe essere determinata dalla insufficiente resilienza degli apparati di fronte agli eventi meteorologici estremi. Ciò richiederebbe una manutenzione più adeguata e una gestione maggiormente efficace dei picchi di traffico". Come va la posa della fibra di Open Fiber per portare la Banda ultra-larga nei Comuni lunigianesi considerati "a fallimento di mercato", cioè dove i privati non investirebbero perché non conviene? "In molti Comuni è in corso il completamento dei progetti – spiega Mastrini –, manca comunque il collegamento fra rete locale e nazionale. Abbiamo riscontrato ritardi anche di tre anni rispetto alle scadenze. Gli investimenti di Open Fiber sono finanziati con risorse pubbliche di Regione Toscana e Ministero. La Regione deve fare dei controlli perché il territorio non supera il ’digital divide’".

Nella mappa del Ministero sulla posa della fibra e la situazione è questa: Pontremoli (in collaudo), Bagnone, Comano, Casola (terminati), Aulla (lavori chiusi), Podenzana (in collaudo), Licciana (progettazione esecutiva), Fivizzano, Filattiera, Mulazzo, Zeri, Tresana, Fosdinovo, Villafranca (in esecuzione).

Natalino Benacci