
Un tutor per le case popolari. Erp introduce l’amministratore per assistere i residenti Peep
Ha preso il via nei giorni scorsi il servizio di tutor di fabbricato progettato dall’Ufficio Welfare Abitativo e Convivenza sociale di Erp. Si tratta di un esperimento messo in atto dall’ente di edilizia residenziale pubblica con il sostegno del Comune in due palazzi di via Mulazzo, dove vive una cinquantina di famiglie. L’obiettivo è garantire il benessere abitativo agli inquilini delle case popolari. Due operatori socio-educativi di una cooperativa sociale saranno presenti regolarmente nel fabbricato, in una saletta a piano terra, appositamente recuperata ed attrezzata, e reperibili durante l’orario di lavoro attraverso un cellulare di servizio. Il loro compito è prendersi cura del benessere abitativo del fabbricato e aiutare i residenti ad affrontare, possibilmente prevenendoli, i problemi e le eventuali conflittualità. Gli operatori sono indipendenti rispetto ad Erp ed ai Servizi Sociali del Comune, ma lavorano in stretta collaborazione con questi, facendo riferimento all’Ufficio Welfare di Erp. I tutor possono agire sulla base di input ricevuti dai servizi sociali o da Erp oppure sono attivati dai residenti che a loro possono per segnalare problemi o chiedere aiuto. In ogni caso hanno il compito di fornire ascolto e aiutare gli inquilini nei problemi e nella scelta delle azioni per affrontarli e risolverli.
Parte dell’impegno dei tutor riguarda il lavoro di comunità nel promuovere incontri fra inquilini e per iniziative di autogestione, per assumersi responsabilità e ricevere supporto, anche economico, con i contributi previsti. Si tratta di un progetto sperimentale per Erp, che ha una lunga storia e risultati in altre città. L’iniziativa può essere replicata anche negli altri Comuni in cui siano presenti situazioni di un generale disagio abitativo.