Un viaggio interiore nell‘Ouverture d’arte negli spazi di ‘Votre’

La mostra "Ouverture" a Votre a Carrara presenta opere di oltre venti artisti contemporanei, tra pittura, scultura e fotografia, con un focus sulla sperimentazione e la ricerca artistica. Curata da Rebecca Delmenico, l'esposizione offre un panorama poliedrico e suggestivo che spazia da Mimmo Paladino a Sandro Chia, da Edmondo Bacci a Luigi Mainolfi. Un'occasione imperdibile per immergersi nell'universo artistico di talentuosi creatori.

La grande arte contemporanea è di casa a Votre. Oggi alle 18 si inaugura la mostra ‘Ouverture’ nelle sale barocche e contemporanee di palazzo Del Medico in piazza Alberica. Una collettiva, curata da Rebecca Delmenico, di oltre venti artisti con linguaggi diversi, in un flusso poliedrico di ricerche e contaminazioni, legati fra loro dal filo conduttore della sperimentazione tra pittura, scultura e fotografia. Un grande simposio, una composizione orchestrale che come l’inizio di un’opera lirica introduce un discorso di ricerca suggestivo e personale. Risuonano le opere di Mimmo Paladino, che invita a entrare nel suo universo misterioso e primitivo, passando per il linguaggio onirico di Sandro Chia e arrivando alle ricerche di Edmondo Bacci, Maurizio Faleni e Luigi Mainolfi che si concentrano sul colore e sulla materia. Se Omar Galliani trasporta in narrazioni con enigmi che vivono nel dialogo costante fra luci e ombre, Giuseppe Linardi dissemina, scompone e trasfigura i soggetti per giungere alla personale poetica della decodificazione.

A chiudere la sezione della pittura opere di Roberto Chiabrera, Ilixiati, Daniele Galliano, Francesco Lauretta, Michela Martello, Enrico Minguzzi, Nicolò Bruno e Silvia Papucci. Poi, per la fotografia, gli autoritratti di Luigi Ontani e l’emblematico corpo defunto di Papa Benedetto XVI ad opera di Nicola Gronchi. Per la scultura, Paolo Migliazza rielabora il sentire del passaggio dall’infanzia all’adolescenza. Le porcellane di Bertozzi & Casoni si muovono invece tra iperrealismo e surrealismo compositivo e si traducono in una critica sui modelli contemporanei estetici della società. Marmo, alluminio, bronzo, resine e gomme uretaniche per le sculture di Michele Chiossi, e il suo indistinguibile tratto a zig zag. Esposte anche opere di Luciano Massari che stravolge la visione del marmo fino a farlo diventare liquido. Poi re di Ciro Rispoli, Park Eun Sun, Michelangelo Galliani, Filippo Tincolini e Antonia Ciampi. (Fino all’1 giugno dal mercoledì al sabato ore 16- 20)

Francesco Marinello