Con una lettera indirizzata alla Direzione generale creativita Contemporanea e al ministero della Cultura Andrea Bocelli (nella foto) ha deciso di esprimere il proprio “convinto sostegno” alla candidatura di Carrara a Capitale italiana dell’Arte contemporanea 2026.
"L’ipotesi di decretare Carrara Capitale dell’Arte Contemporanea per l’anno 2026 mi trova convinto sostenitore – scrive Andrea Bocelli nella propria lettera -. Per suffragare la piena congruità di tale candidatura, cito i versi dannunziani che ricordano ‘su quante città regnano i belli eroi nati dal grembo dei tuoi monti’. Proprio così: ciò che le cave lentamente espugnano dalla roccia è un miracolo di geologia, è il più puro e candido dei marmi. E la città di Carrara ne è la capitale mondiale. Dalla reggia di Versailles alle statue di Michelangelo e a quelle del Canova, dalla Pietà ad Amore e Psiche, è da questa porzione della penisola che la materia prima è sottratta alla natura e trasfigurata in arte. Infatti, non esiste capitale del mondo che non possieda uno scampolo di Carrara, del suo preziosissimo marmo. Città d’arte, città della creatività, città cantata dalla Divina Commedia, sito che dischiude al visitatore i tesori del proprio magico centro storico (dalle fontane marmoree allo splendido Duomo in stile romanico gotico, alla casa di Michelangelo Buonarroti), Carrara è contemporanea da sempre: circondata dall’alchimia dei suoi “ghiacciai pietrosi” e di una montagna rimodellata dai cavatori, Carrara è uno dei Comuni più antichi d’Italia ed esprime la propria bellezza attraverso una stratificazione plurimillenaria di testimonianze urbanistiche. Forte di un formidabile passato artistico, credo sia la più indicata a esprimerne la contemporaneità, puntando al futuro".
Su 23 candidate a questo nuovo riconoscimento Carrara è stata selezionata assieme alle città di Pescara, Gallarate, Gibellina e Todi le cui delegazioni saranno ascoltate venerdì a Roma dalla giuria di esperti. La città apuana ha presentato un dossier redatto con il coinvolgimento di numerose realtà del territorio, sia pubbliche che private, il supporto tecnico della Fondazione Fitzcarraldo di Torino e un board curatoriale.