REDAZIONE MASSA CARRARA

Una nuova vita per la Madonnina del porto

La statua è stata restaurata dagli studenti della scuola del Marmo ’Tacca’ ed è tornata al suo posto in passeggiata lungo la diga foranea

Ora la Madonnina del porto è davvero tornata al suo antico splendore. La scultura realizzata da Mino Bruschi è da quasi 50 anni uno dei simboli non solo dello scalo, ma di tutta Marina. Collocata al termine della passeggiata lungo la diga foranea, dagli anni ’70 protegge i naviganti che entrano ed escono dal porto oltre a essere tappa fissa per chi decide di andare a passeggiare vista mare. Nei mesi scorsi la scultura ha subito un importante restauro per mano degli studenti della scuola del Marmo ’Tacca’ e a fine marzo è tornata al suo posto. Mancavo tuttavia ancora alcuni dettagli per completare l’opera e pochi giorni fa anche questi sono state eseguiti.

"Finalmente – spiegano dal Tacca – gli alunni sono riusciti a concludere il lavoro, sistemando i bordi in marmo alla base della statua ed effettuando la pulizia delle parti che si erano macchiate durante il trasporto al porto. Al restauro, hanno partecipato gli studentidella classe terza e quarta e, in particolare, Rebecca Morelli, Nicolò Forti e Stefano Pizzol, sotto la guida dei docenti Giuseppe Costa e Marco Ambrosini e del tecnico Giacomo Manfredi. Alla fase finale hanno preso parte gli stessi studenti e Thomas Bichi. Gli studenti hanno eseguito a mano la pulitura, con smerigli di granulometrie differenziate e raspe, e il ripristino del manto della scultura, utilizzando scalpelli e unghietti. Infine, per uniformare la superficie, hanno eseguito la sabbiatura della statua. La statua è stata anche consolidata mediante l’inserimento di perni e boccole in acciaio". Tutte operazioni che ragazze e ragazzi imparano quotidianamente a lezione "I nostri studenti – sottolineano dalla scuola – apprendono le varie tecniche di lavorazione del settore lapideo, specializzandosi per conseguire il diploma nell’indirizzo ’Industria e artigianato per il Made in Italy’ opzione ‘Coltivazione e lavorazione dei materiali lapidei’. Gli studenti sono periodicamente coinvolti in concorsi, progetti, mostre nazionali ed internazionali. Queste esperienze concorrono a formare quelle figure professionali che attualmente richiede il mondo del lavoro o a fornire la preparazione necessaria al proseguimento degli studi".