FRANCESCA FREDIANI
Cronaca

Una radio con tutti i crismi. Audiolibri della Carducci per bambini ipovedenti

Microfoni, mixer, computer e casse: gli studenti imparano l’impiego dei media "Educhiamo i ragazzi a un uso intelligente e consapevole della tecnologia".

Il professor Alessio Giannanti e studenti che imparano con Radio popolare network

Il professor Alessio Giannanti e studenti che imparano con Radio popolare network

di Francesca Frediani

Una radio con tutti i crismi. O meglio con i microfoni, mixer, cavi, aste, computer, casse, videocamere, pannelli insonorizzanti, insomma tutte le strumentazioni che servono per farla funzionare davvero. È quella realizzata dai ragazzi della scuola media Carducci in collaborazione con Contatto Radio Popolare Network già nel 2019 su nelle soffitte dell’istituto, in progetto di essere tutte recuperate e trasformate in laboratori didattici. Ad accompagnarci in questa visita guidata ai piani alti della scuola è Alessio Giannanti, insegnante di italiano e geografia e responsabile del progetto radio, nato all’interno di "L’ora di lezione non basta" e Elena Cupini, insegnante di sostegno, insieme a quattro degli studenti e studentesse che hanno partecipato: Chiara, Sofia, Elisa, Ihab. Sono felici di farci ascoltare i loro risultati: le audiorecensioni dei libri letti, l’intervista a Leopardi, che inevitabilmente si è tradotta "in un modo diverso di studiare il Poeta", e in una riflessione sul pessimismo che a volte può essere anche d’aiuto, i dialoghi immaginari di principesse Disney o di un microonde, il podcast sul manifesto del linguaggio non ostile, quanto mai utile in tempi di cyberbullismo, dove le parole sono come pietre e possono ferire a volte anche più delle azioni.

"Viviamo in un’epoca di demonizzazione dei social, vogliamo educare i ragazzi a un uso intelligente e consapevole della tecnologia" dice Giannanti, e a dimostrazione di ciò chi scrive finiva intervistata dalle ragazze, che hanno preferito ribaltare i ruoli e diventare parte attiva dell’intervista, dimostrandosi brave giornaliste in erba, con una padronanza straordinaria dello strumento radio. L’Istituto comprensivo Carrara e paesi a monte si pone così come una delle poche realtà scolastiche con una stazione radio all’interno: "In Toscana siamo due al massimo", e i contenuti prodotti vengono trasmessi su Contatto Radio.

"È il corso extrascolastico più seguito e richiesto da ragazzi e genitori. In una Carrara così fragile è un risultato straordinario tenere gli alunni anche il pomeriggio. Abbiamo già due corsi pieni" dice il dirigente scolastico Nicola Iannalfo, visibilmente soddisfatto. Uno strumento di inclusione, per cui mettersi le cuffie non significa isolarsi ma ascoltare meglio, importante per riappropriarsi della parola e non solo delle immagini, "con una forza deterrente nei confronti del bullismo, piaga importantissima nella gestione dei gruppi soprattutto post Covid". Un saper ascoltare, rispettando i turni di parola.

La radio è anche occasione per aiutare i bambini con difficoltà, come dimostrano gli audiolibri prodotti per bambini ipovedenti o con difficoltà di lettura. Ed è uno straordinario "autoritratto sonoro": "Quando i ragazzi sentono la loro voce è come se si specchiassero" dice Giannanti. Questa vocazione all’ascolto verrà sottolineata anche da incontri che si svolgeranno durante le ore di educazione civica con rappresentanti del terzo settore, ovvero il mondo dell’associazionismo, con membri di Italia Nostra, Caritas, Arci, Protezione Civile che andranno a scuola a raccontare le loro attività. Chissà che non ne nasca un bel podcast. "Ho avuto esperienze anche a Firenze, a Massa, in Liguria. Voi siete una zona di frontiera ma avete una scuola meravigliosa" dice ancora Iannalfo.