
di Giulia Frigerio
"All’Archivio storico Federighi di Pisa abbiamo visto una tuta del 1927, del marchio Giusti Roma. In quel momento è nata l’idea di raccogliere l’eredità di questo marchio storico e lanciare l’attività in città. Da tre anni ci occupiamo di rievocazione di abiti militari, soprattutto di aeronautica e del settore automobilistico e da azienda individuale siamo diventati tre soci" racconta Angela Ricci, che insieme a Barbara Ricci e al figlio Luca Borghini ha deciso di recuperare il marchio storico di abiti militari e valorizzare una parte dimenticata del patrimonio storico e culturale italiano. "Giusti era il marchio principale delle divise militari e nel dopoguerra è scomparso – spiega Angela – così lo abbiamo ripreso".
"I nostri clienti sono collezionisti o rievocatori che ci mandano i capi da replicare, per donarli ai musei o utilizzarli in eventi culturali. Studiamo il capo e lo riproduciamo con le tecniche tradizionali che abbiamo perfezionato negli anni. la parte sartoriale è la più importante, poi ci occupiamo anche di recupero di borghi e musei del territorio" afferma Angela che, insieme alla cugina Barbara, si è formata nell’ambito sartoriale alla Scuola di Moda Burgo di Milano. "Il nome della nostra attività è “Compagnia generale italiana”, che si occupa da una parte del recupero del patrimonio storico-culturale, con lo scopo di rivalutare borghi e musei e farli conoscere e dall’altra parte c’è anche un recupero dell’artigianalità delle maestranze italiane. Il marchio “Casa della Moda sportiva Giusti. Piazza Trevi – Roma” nel periodo bellico si occupava delle commesse degli ufficiali. Abbiamo pensato di dedicarci all’aeronautica, e poi anche alle altre forze armate – continua Angela – come la Marina e i Vigili del fuoco. Per studiare le divise visitiamo molto spesso i musei del territorio, come quello delle aviotruppe a Pisa, in cui abbiamo riscoperto l’abbigliamento della Folgore".
Oltre al lavoro sartoriale, la rinata casa di moda “Giusti Roma”, ora nel fondo di via Mazzini, si occupa anche di elmetti e patch fatte a mano, come quella dedicata al centenario della fondazione del Vittoriale. "Fra gli ultimi progetti – spiegano – abbiamo creato una capsule collection per il settore automobilistico, che abbiamo presentato alla Chigago Collective. Per la rievocazione delle 1000 Miglia, abbiamo creato una collezione per l’equipaggio MaFra, con il grande collezionista Corrado Lopresto. È un modo per far conoscere l’italianità all’estero, dove siamo molto apprezzati. Nel nostro territorio manca la consapevolezza dell’importanza del Made in Italy e del patrimonio storico della zona che vorremmo contribuire a diffondere".