Una tragedia dimenticata: "Facciamo luce sul Congo"

Martedì doppio appuntamento all’istituto Galilei-Zaccagna e a Palazzo Ducale. Previsto anche l’intervento di John Mpaliza, attivista italo-congolese.

Una tragedia dimenticata: "Facciamo luce sul Congo"

John Mpaliza, italo-congolese, portavoce della rete ’Insieme per la pace in Congo’

A ottobre si organizza in tutto il modo la ’Congo Week’, un’iniziativa promossa per la prima volta nell’ottobre 2009 a Washington da ’Friends of the Congo’, un’associazione della diaspora congolese negli Stati Uniti. L’obiettivo principale che si pone è quello di informare e sensibilizzare quante più persone possibili sul dramma che il popolo congolese vive ormai da molti anni. Il suo slogan è ’Breaking the sSilence’, ovvero ’Rompere il silenzio’. Il motto dell’edizione italiana di quest’anno è ’Informare per Trasformare’. In questa occasione l’Accademia Apuana della Pace organizza per martedì mattina, presso l’istituto superiore Galilei-Zaccagna, a Carrara, con gli studenti e il pomeriggio, a Massa, a Palazzo Ducale alle, per la cittadinanza, una giornata per parlare e informare sul dramma che vive la Repubblica Democratica del Congo dal 1996. Il perdurante stato di crisi politica e umanitaria, che attraversa la Repubblica Democratica del Congo non riceve l’attenzione mediatica che gli spetterebbe in virtù delle sue gigantesche proporzioni. Il Paese è vittima di un conflitto militare dal 1996 e ad oggi conta più di 10 milioni di morti, numeri inferiori soltanto alla Seconda guerra mondiale, eppure non se ne parla praticamente mai, anche se questa guerra ci riguarda da vicino.

Se ne parlerà con John Mpaliza, portavoce della rete ’Insieme per la pace in Congo’. Mpaliza è un attivista italo-congolese che da oltre 15 anni organizza instancabilmente marce e iniziative di sensibilizzazione in Italia e in Europa per fare luce sulla drammatica situazione nel suo Paese di nascita. Questo enorme Paese da oltre 100 milioni di abitanti, e un’estensione pari a otto volte l’Italia, è al centro di un sanguinoso conflitto per procura. Alcuni Paesi confinanti, con il supporto anche delle potenze occidentali sopratutto, occupano e saccheggiano i suoi territori dove si concentrano il coltan e il cobalto, minerali cruciali per lo sviluppo e il funzionamento di tutte le moderne tecnologie che ci circondano: dai computer agli smartphone, passando per fibra ottica e auto elettriche. Vittima della sua stessa ricchezza, il Congo oggi è un gigante ferito, un paese ’ricco da morire’. L’appuntamento per gli interessati è per il 15 ottobre alle ore 17,30 nella sala della Resistenza di Palazzo Ducale.