Una viabilità ’imbottigliata’. Tra infrastrutture assenti e progetti fermi al palo da anni

Magro il bilancio: soltanto il primo lotto della Variante Aurelia sembra vicino alla partenza. Il Piano del traffico è del 2010. Bennati: "Bocciate tutte le soluzioni proposte a palazzo civico".

Una viabilità ’imbottigliata’. Tra infrastrutture assenti e progetti fermi al palo da anni

Una viabilità ’imbottigliata’. Tra infrastrutture assenti e progetti fermi al palo da anni

La viabilità resta uno dei nodi irrisolti della città, che combatte con l’assenza di infrastrutture e con piani ormai datati, ormai fermi da oltre una decina di anni. L’unica opera che sembra avvicinarsi alla realizzazione è il primo lotto della variante Aurelia (nella foto), con le controdeduzioni consegnate da Anas al Ministero dell’ambiente proprio nei giorni scorsi, come anticipato da La Nazione. Criticità su cui accende i riflettori la consigliera del Polo Progressista e di Sinistra, Daniela Bennati, che già a novembre scorso, aveva portato in discussione in consiglio comunale una mozione per aggiornare il Piano Urbano della Mobilità e del Traffico fermo al 2010. "Purtroppo l’amministrazione comunale ha bocciato la proposta che voleva aprire un percorso partecipato alla cittadinanza per disegnare un nuovo modello di mobilità. Abbiamo proposto in questi anni mozioni per rendere più sicura la circolazione in città con le due ruote, la sperimentazione del cuscino berlinese e il divieto di attraversamento della città ai camion. Le commissioni consiliari continuano a leggere regolamenti di ogni tipo senza mai discutere soluzioni. Esiste una oggettiva difficoltà a rapportarsi con gli uffici che dovrebbero svolgere l’attività di monitoraggio della viabilità. Non siamo in grado di sapere quali siano le strade con più incidenti oppure il tipo di infrazioni stradali che vengono sanzionate di più ogni anno. Manca proprio una cultura della gestione della sicurezza stradale". Se la variante Aurelia va avanti, fra gli indirizzi dati dalla giunta per la stesura del Piano strutturale di Massa ci sono altre nuove opere ritenute strategiche: viene riproposta la prosecuzione di via Massa Avenza parallela all’autostrada sino a Montignoso, prevista anche nella bozza di Ptc. Poi un collegamento parallelo alla costa tra viale della Repubblica, viale Roma e via Mattei, per creare una valida alternativa alla mobilità per l’accesso al Noa. Un raccordo parallelo alla costa fra via Marchetti e via Marina Vecchia. Proseguimento di via Veterani dello Sport, parallelo alla costa fino alla rotatoria di via Marina Vecchia; potenziamento delle linee di comunicazione che dai monti portano al mare attraverso un collegamento dalla Variante Aurelia, all’altezza del mercato delle Ghiare fino al Lungomare di Levante. Non solo. L’amministrazione prevede anche la "creazione di un raccordo fra via Poveromo e viale della Repubblica parallelo alla costa, attraverso il potenziamento della viabilità esistente, la risoluzione della criticità dell’incrocio tra via Romana, via Quercioli e viale della Repubblica, il collegamento di via Partaccia, lungo il fiume Lavello, sino al ponte dell’autostrada da cui partirà il raccordo fino a via Baracchini". E per concludere torna anche il traforo della Foce per "il collegamento dei centri urbani di Massa-Carrara".