
Marco Baudinelli
Un inizio col botto, degno delle grandi università internazionali. Con il nuovo anno l’Accademia di belle arti riparte con i grandi incontri dedicati ai grandi personaggi dell’arte. Incontri dedicati agli studenti ma anche a tutta la cittadinanza, per sdoganare il concetto di arte da salotto. Si parte il 18 di marzo con Massimo Minini, il più grande gallerista vivente. Minini originario di Brescia farà una lectio magistralis in colloquio con Luca Sommi, il giornalista e critico che conduce la trasmissione ‘Accordi e disaccordi’ sulla Nove. Si tratta del primo appuntamento con i personaggi che hanno fatto la storia dell’arte nazionale e internazionale, che sfileranno in Accademia per raccontare le loro esperienze.
"Nei prossimi giorni definiremo il calendario degli incontri aperti a tutti e non per pochi eletti – spiega il direttore dell’ateneo cittadino delle belle arti Marco Baudinelli –. Incontri dedicati agli studenti con figure di rilievo. Il primo incontro sarà con Massimo Minini. Ha 81 anni ed è considerato il più grande gallerista vivente. Questo appuntamento sarà un omaggio a questo grande personaggio".
Massimo Minini è uno dei più famosi galleristi italiani e internazionali. Originario della Valle Camonica, nel 1973 ha fondato a Brescia la sua prestigiosa galleria d’arte, occupandosi principalmente di arte Concettuale, arte Povera e arte Minimalista con opere di artisti italiani e stranieri, tra cui Ettore Spalletti, Jan Fabre, Didier Vermeiren, Bertrand Lavier, Anish Kapoor, Alberto Garutti, Icaro e Gerwald Rockenschaub. L’appuntamento sarà diviso in due parti, la mattina in aula magna la lectio magistralis e nel pomeriggio la proiezione del film ‘The Story of a Gallerist’ ispirato alla vita del gallerista bresciano.
Il documentario di Manuela Teatini autrice e regista e Angela Vettese curatrice racconta la storia di Minini e dei suoi innumerevoli e celeberrimi amici artisti, tra i quali Maurizio Cattelan, Anish Kapoor, Daniel Buren, Roger Ballen e Nino Migliori, solo per fare qualche nome. Subito viene raccontata la circostanza per la quale Minini agli esordi di gallerista negli anni Settanta, nella sua sede espositiva non disponeva neanche di un telefono, cosicché un aspirante acquirente si vide costretto a cercare sulle Pagine Gialle il bar più prossimo alla sua galleria per poterlo incontrare.
Alessandra Poggi