Un piano regolatore che allarga gli spazi e razionalizza il traffico separando quello commerciale da quello turistico, ma che ha come lato negativo quell’allungamento della diga foranea che tanta paura fa agli ambientalisti. Così per rendere meno impattante il progetto del porto, l’ingegner Giovanni Vatteroni, una vita a progettare navi e un passato nel comitato portuale, ha disegnato una nuovo piano regolatore che potrebbe placare le paure degli ambientalisti e mettere tutti d’accordo.
"L’attuale Prp – sostiene Vatteroni – contiene aspetti positivi, sia per lo sviluppo delle attività, ottimizzandone gli spazi, sia per l’interfaccia con la città, creando aree fruibili e limitando la promiscuità fra il traffico cittadino portuale. L’allungamento della diga foranea, necessaria per proteggere la nuova darsena in corrispondenza del piazzale “città di Massa”, suscita dubbi per la sua incidenza sulla possibile erosione". Da qui una modifica che coniugherebbe le necessità di ampliamento e i dubbi sull’erosione.
Pertanto Vatteroni propone di eliminare l’allungamento della diga foranea e sostituire la nuova darsena con l’ampliamento del piazzale “Città di Massa”, creare due moli perpendicolari alla banchina ’Buscaiol’ e un porticciolo turistico fra la banchina ’Chiesa’ e la ’Taliercio’.
"Il mancato allungamento della diga foranea eliminerebbe i rischi di un fenomeno erosivo in quanto non modificherebbe l’attuale configurazione e l’ampliamento del ’Città di Massa’ creerebbe aree di stoccaggio retroportuale fondamentali per la funzionalità del porto. Le due banchine perpendicolari permetterebbero di recuperare i metri di banchina commerciale che verrebbero utilizzati dal porticciolo turistico. Lì troverebbero posto i pescatori, il travel lift, con associata una banchina di allestimento per gli yacht varati (senza il travel lift sarebbe inutile per lo sviluppo della nautica), il terminal Grendi, una darsena per le altre attività commerciali. Una configurazione che permette di non perdere metri lineari di banchina commerciale. Il porto turistico, con una capacità di circa 120 barche, con associata zona commerciale (con bar negozi e ristoranti) e tecnica (dove troverebbe posto la concessione Ornic), sarebbe una fonte di sviluppo turistico della città con innegabili vantaggi per tutta la cittadinanza. Nel suo progetto, Vatteroni pone anche un ristorante girevole sulla passeggiata che sarebbe un richiamo turistico non indifferente.