MONICA LEONCINI
Cronaca

Università on line "Lezioni pesanti Difficile seguire"

Le matricole uscite dallo scientifico "Da Vinci" si sono incontrate virtualmente sulla piattaforma

di Monica Leoncini

Fatima studia medicina alla Sapienza di Roma, Omar invece ha rinunciato alla Scuola superiore Sant’Anna a favore di Pavia, Samuele si dedica alla Fisica a Bologna. Sono solo alcuni dei ragazzi che lo scorso giugno si sono diplomati al liceo scientifico Leonardo da Vinci di Villafranca. Secondo i loro docenti erano due classi di studenti molto preparati, le loro scelte universitarie, così variegate e di tutto rispetto, sembrano dar loro ragione. In un pomeriggio di pioggia si sono ritrovati, con alcune insegnanti, in collegamento online per raccontarsi come procede la vita universitaria e ricordare i bei tempi del liceo, prendendosi anche un po’ in giro.

"Noi non abbiamo avuto l’ultimo giorno di scuola" dicono, un po’ amareggiati, i ragazzi diplomati al liceo scientifico di Villafranca. Hanno intrapreso ottime carriere universitarie, ma chiudere un periodo tanto importante per la loro crescita ai tempi del Covid è stato pesante, e resta l’idea che qualcosa si sono comunque persi. Ora seguire le lezioni online non è la stessa cosa: impossibile vivere la vera vita universitaria, fuori casa. Per ora si incontrano in rete ma si sono ripromessi di organizzare, appena possibile, una vera cena di classe, tutti insieme.

"Terminato il liceo - ha detto Federico Putamorsi - ho scelto Ingegneria informatica a Parma, mi trovo bene e penso di aver fatto la scelta giusta. Per ora ho seguito solo due corsi in presenza, continuo a preferirlo come metodo, anche se le lezioni online si possono rivedere più volte. Ma non è la stessa cosa". Federica Storti frequenta il corso di Design del prodotto e della nautica, università di Genova, sede alla Spezia: "Purtroppo tutti i corsi sono online e sono pesanti perché non c’è uno stacco. Sento anche la mancanza del confronto coi compagni: vedersi attraverso una videocamera non è la stessa cosa".

"Mi sono iscritta alla facoltà di Economia aziendale a Parma - dice Irene Beghini - per fortuna per i primi due mesi una volta a settimana sono riuscita a frequentare, facendo la pendolare. I docenti sono molto disponibili, si possono sostenere esami parziali per portarsi avanti. Gli anni del liceo mi sono serviti molto".

Diletta Zini non è riuscita a frequentare in presenza: "Studio Biologia a Genova, l’università è chiusa, le lezioni sono online e dal prossimo semestre anche gli esami. Per ora mi trovo bene, le materie mi piacciono, c’è molto da studiare, ma si fa volentieri". "Studio Chimica e tecnologia farmaceutiche a Parma - racconta Ilaria Mandaliti -, ho seguito lezioni in presenza e online. Per ora sto affrontando materie già studiate alle superiori, non ho difficoltà. Gli esami spero di farli in presenza, ma ci dovremo adeguare".

Chimica e tecnologia farmaceutica a Pisa è la scelta di Maddalena Riccò. "Amo le materie scientifiche, anche se non mi risultano così semplici – spiega – . Ho sofferto molto la didattica online, prima dell’esame di stato facevo fatica a concentrami e inquadrare gli obiettivi senza i compiti in classe. Le materie che ho studiato al liceo mi sono tornate utili come basi, tornassi indietro rifarei lo scientifico, nonostante la sveglia suonasse alle sei per andare a Villafranca".

Ha scelto di studiare medicina in inglese e ora è nel Collegio Ghislieri Omar Ezwawi: "Ho superato tutti i test di ammissione e ho scelto Pavia, rifiutando l’ammissione alla Scuola Sant’Anna, dove ero arrivato primo" racconta. Alessia Sabellico invece studia infatti Lettere classiche a Bologna, Fatima Guriguer è a Roma a fare Medicina e Chirurgia Ht alla Sapienza.

"Ho sempre voluto fare il medico - ricorda - ho scoperto questo nuovo corso a Roma che mi consente di prendere due lauree insieme, Medicina e Ingegneria". Michele Bonatti invece fa Ingegneria civile e ambientale a Parma, e anche lui come gli ex compagni soffre la didattica online: "troppe distrazioni". Samuel Battolini fa Fisica a Bologna, pensa di insegnare ma ha scoperto anche il fascino della ricerca. In tutti la speranza di un futuro non virtuale.