"Uno sport in crescita anche grazie all’exploit del nostro Lorenzo"

Il tennis carrarese è in salute e in crescita, con 18 società affiliate, 1492 tesserati e l'esplosione del padel. Merito anche di Lorenzo Musetti, numero 27 del ranking mondiale. Un movimento che però non riesce a rinnovarsi.

Quattro strutture tra private e comunali date in gestione (con contratti in fase di rivisitazione), 18 società affiliate in provincia (massimo nell’ultimo decennio), 1492 tesserati (raddoppiati nell’ultimo decennio), tanti giovani e bambini, ma anche sportivi di mezza età. E’ un movimento in salute e in crescita, quello del tennis carrarese, ravvivato dalle imprese di Lorenzo Musetti (attualmente numero 27 del ranking mondiale, con un best di 18) ma che si era già messo in movimento da qualche anno. "Il tennis sta vivendo un buon momento a tutti livelli, nazionale, regionale e provinciale – dice Giuliano Orlandi, il presidente provinciale della federazione del tennis – e anche l’esplosione del padel ha contribuito ad avvicinare tanta gente ai campi". Che il movimento sia in crescita lo conferma anche Almo Cacciatore, ex delegato provinciale Coni e tennista: "Musetti è un nostro ragazzo, qui il movimento è sempre stato importante, ma Lorenzo ha dato una spinta sia per gli agonisti, sia per gli amatori". Davide Blandini è stato il primo allenatore di Musetti, l’ha preso al circolo Junior quando aveva solo 5 anni e lo ha portato con sé quando è andato al circolo della polizia municipale, allenandolo fino all’età di 10 anni, prima che partisse per La Spezia: "da diversi anni il movimento è risalito, è importante che ci sia un canale televisivo dedicato al tennis, è stato importante che la Rai abbia seguito la coppa Davis, ma Musetti resta una grande attrattiva per tanti giovanissimi". "Aspettiamo Musetti ad una conviviale prima di Natale – dice Paolo Dazzi, il past president del Panathlon Club di Carrara e Massa che da anni ha nominato Musetti suo testimonial, ma che non è soddisfatto del movimento – il padel è in crescita, è una scorciatoia per giocare di più e ha allontanato dal tennis, non c’è un movimento di sportivi di mezza età, non so la causa ma è mancato un ricambio generazionale. Come Panathlon locale organizzavamo un torneo nazionale di tennis ma ora non ci riusciamo più".

ma.mu.