CLAUDIO LAUDANNA
Cronaca

"Uomini di pietra", un altro scippo

L’alta Versilia ruba la scena a Carrara e diventa il centro del mondo del marmo sul canale Dmax

di Claudio Laudanna

‘Capitale mondiale del marmo’ è questa la dicitura che si legge ancora sotto il nome ‘Carrara’ in qualche disastrato cartellone turistico d’antan o su alcuni segnali stradali all’ingresso della città. Una definizione che molti carrarini amano ripetere con orgoglio, ma che spesso alla realtà dei fatti sembra più uno slogan fine a se stesso piuttosto che qualcosa percepito anche al di fuori dai confini cittadini. Già, perché se è vero che il marmo di Carrara è sinonimo di qualità riconosciuto in tutto il mondo, lo è altrettanto che si tratta di una definizione vuota visto che nessuno ha mai pensato di proteggerlo o regolamentarlo, ma non solo. Mentre qui si pensa e si ama parlare di quanto sia bello il nostro marmo e di quanti grandi artisti lo abbiano usato, altrove si danno le gambe a questi discorsi. Basta andare nella vicina Versilia per toccare con mano come fare per mettere a frutto risorse naturali nemmeno paragonabili a quelle carraresi. Ecco allora se Pietrasanta è ormai riconosciuta da tutti come la piccola Atene per i suoi laboratori artistici, con buona pace della tradizione secolare nostrana, sempre più spesso anche le cave dell’Alta Versilia rubano la scena a quelle carraresi pur essendo molte di meno e con una storia ben meno importante. E’ successo anche nei mesi scorsi quando un colosso della produzione televisiva come Discovery Italia si è mosso per realizzare una serie dedicata al mondo dei cavatori e del marmo a 360 gradi. Il documentario si chiama ‘Uomini di pietra’ e da giovedì 19 novembre alle 21,25 in esclusiva su Dmax (canale 52) e in anteprima sulla piattaforma Dplay Plus dal 12 racconterà la vita sulle Apuane per sei puntate in prima serata. Neppure un minuto di questa serie però è stata girata a Carrara visto che le telecamere si sono fermate sul Monte Altissimo, coltivate dalla Henraux nel Comune di Stazzema, con buona pace alla ‘Capitale mondiale del marmo’. Un’occasione persa, l’ennesima, che è vissuta da molti come uno smacco e a che apre importanti interrogativi sul mondo di promuovere il nostro territorio. "Tanto di cappello alla Henraux – commenta il coordinatore di Forza Italia Riccardo Bruschi -, ma da carrarino provo un senso di ingiustizia, sdegno e profonda vergogna sul fatto che Carrara non solo non sia la sede e la promotrice del programma, ma neppure vi compaia. Con questo evento i nostri imprenditori e la nostra amministrazione hanno perso un’occasione e fatto una magra figura. Gli ‘uomini di marmo’ sono a Carrara, ma gli uomini ‘furbi’ sono altrove". "In altre realtà come Pietrasanta – dice l’assessore al Turismo Federica Forti - l’amministrazione comunale, ma soprattutto i privati, tra cui spicca proprio Henraux, hanno capito che devono lavorare insieme per promuovere il territorio attorno al marmo inteso attorno alle parole chiave artigianato e arte. È un lavoro corale. Noi stiamo portando avanti progetti con artisti, sviluppando relazioni con le altre città Unesco, progetti con altre città toscane, ripulendo i monumenti, ma si tratta di capire cosa si fa tutti insieme. E in tal senso sto organizzando riunioni con le fondazioni cittadine e la nostra l’accademia, sempre con l’occhio a definire progetti spendibili anche a livello di ambito. Insomma abbiamo intrapreso un percorso che va nella giusta direzione e che nel tempo ci porterà ad avere risultati importanti".