Massa Carrara, 4 marzo 2021 - "Il mio compito è finito. Ora posso vaccinarmi anch’io". E Giancarlo, questo il suo vero nome, il 91enne di Carrara che ha acceso i riflettori sulle priorità vaccinali chiedendo di donare la sua dose alla mamma di un ragazzo disabile, si farà l’iniezione oggi nello studio del suo medico. Ma oggi sarà vaccinata anche Cinzia, quella mamma a cui lui voleva cedere il suo posto e che solo una settimana fa si appellava disperata alla Regione Toscana perché non si dimenticasse di loro, i familiari chiamati ad essere forti per i loro cari fragili. "Partiremo con i vaccini anche per le persone estremamente vulnerabili. Saranno direttamente le aziende sanitarie che li hanno in carico a chiamare i soggetti che rientrano in questa fase comunicando luogo e data della vaccinazione. Se non potranno essere vaccinati per particolari condizioni, verranno vaccinati i conviventi e care giver. Più dosi arrivano e più rapidamente renderemo la #ToscanasiCura!", ha scritto ieri in un post il presidente della Toscana, Eugenio Giani.
E quel «partiremo» è proprio oggi. Appuntamento confermato per Giancarlo, e appuntamento fissato di corsa per Cinzia. Uno a Carrara, l’altra ad Avenza, e tutti e due oggi pomeriggio un po’ meno fragili. La decisione della Regione Toscana di modificare il protocollo inserendo anche i familiari delle persone "estremamente vulnerabili" nelle priorità per la somministrazione del vaccino arriva dopo l’appello di Cinzia raccolto dal nostro giornale, la risposta di Giancarlo pronto a darle il vaccino che appena giovedì scorso per lei sembrava non ci fosse, dopo la lettera del ministro della disabilità Erika Stefani e il clamore suscitato dalla storia. "Vaccinate Cinzia al mio posto perché lei non può ammalarsi e non può permettersi di portare a casa il virus" ha detto Giancarlo. Ora la Regione lo ha ascoltato. Se quelle persone "estremamente vulnerabili" non potranno essere vaccinate lo saranno i familiari, i conviventi e chi li cura.