CLAUDIO LAUDANNA
Cronaca

"Valeria Ricci allontanata per visioni differenti"

Squarciato il muro del silenzio sul rapporto burrascoso tra la ex direttrice e il cda. Lo svela un allegato alla redicontazione economica chiusa lo scorso 31 dicembre

di Claudio Laudanna

"C’era una visione totalmente differente tra il consiglio di amministrazione e la direttrice Valeria Ricci sulle soluzioni da approntare". Casa di riposo Regina Elena: dopo mesi di silenzio sull’allontanamento della ex direttrice affiorano le prime crepe nel muro eretto attorno alla vicenda dall’amministrazione comunale e dai vertici dell’azienda speciale. Quello tra Valeria Ricci e la Rsa di via don Minzoni è stato d’altronde un rapporto burrascoso. Dopo essere stata nominata a capo dell’azienda lo scorso 28 agosto 2020, Valeria Ricci era stata sospesa il 2 aprile 2021. Il sindaco, allora, aveva spiegato la scelta solo come "un atto dovuto per gli ospiti e le famiglie". Una decisione apparentemente estemporanea che però si sarebbe presto rivelata solo il primo capitolo di un’autentica novella dello stento.

Poche settimane dopo questo provvedimento l’amministrazione era tornata sui propri passi annunciando che "è stato ritirato senza adozione di alcuna iniziativa a suo carico il provvedimento di sospensione della direttrice", ma il caso era tutt’altro che concluso. Per attendere la fine si sarebbe così dovuto attendere il 16 giugno quando il sindaco Francesco De Pasquale comunicò in aula che la stessa Ricci aveva scelto di fare un passo indietro, ma di non poter entrare nei dettagli perché tra ex direttrice, amministrazione e cda era stato firmato "un accordo di riservatezza".

Un muro di silenzio contro il quale il consigliere di ’Insieme per Carrara’, Gianenrico Spediacci, in questi mesi è intervenuto numerose volte in aula chiedendo che il consiglio fosse messo a conoscenza dei dettagli: "Se c’è stato un accordo – ha ribadito più volte l’ex presidente di Amia - ne dobbiamo conoscere i termini, è un nostro diritto vedere la documentazione".

Appelli che sono immancabilmente caduti nel vuoto, ma ai quali ora una prima risposta viene direttamente dal cda del Regina Elena che, in uno dei documenti allegati al bilancio di esercizio chiuso al 31 dicembre 2020, ha messo per la prima volta nero su bianco i motivi che hanno portato all’allontanamento di Ricci.

"Fino a fine marzo 2021 – si legge in un documento approvato dal cda – la struttura ha vissuto un periodo di forti tensioni interne sia per gli aspetti sanitari sia per quelli gestionali. Per i primi la causa è da ricondursi al Covid, per i secondi invece si possono ricondurre a una visione totalmente differente tra il cda e la direttrice Ricci sulle soluzioni da approntare. Il tutto, dopo vari passaggi critici e assai difficili, è culminato il primo aprile con la sospensione di Ricci e, dopo una trattativa di oltre un mese, con il ritiro delle sospensioni e le sue immediate sospensioni".

Un passo indietro che, stando a quanto scrive il cda, avrebbe avuto effetti immediati. "Da aprile – prosegue la relazione – il presidente, con il supporto del coordinatore di struttura e la coordinatrice infermieristica, ha iniziato a far ripartire l’intera struttura cercando di tamponare le criticità che nel frattempo si erano manifestate con parenti, dipendenti, collaboratori, sindacati, fornitori e Asl".