REDAZIONE MASSA CARRARA

Valle del Frigido, ecco il nuovo anello magico

Inaugurato il sentiero escursionistico lungo 10 chilometri che mette in collegamento Antona, Redicesi e Pian della Fioba

Un’inaugurazione da ‘trenta’ per il nuovo percorso ad anello che collega Antona, Redicesi e Pian della Fioba: per la ‘lode’ bisogna solo aspettare caldo e bel tempo. Ma il passo più importante è stato fatto: il sentiero è pronto e fruibile, molto apprezzaoi dagli escursionisti che fra sabato e domenica hanno partecipato alle due giornate inaugurali organizzate dall’associazione Aquilegia che gestisce l’orto botanico di Pian della Fioba. Una trentina di partecipanti in tutto, grandi e piccini, tra cui Filippo, con i suoi 4 anni e mezzo finora di certo il più giovane ad aver compiuto l’intero percorso: più di 11 chilometri con 800 metri di dislivello.

"Un progetto realizzato da Aquilegia, in collaborazione con il Cai Massa, e reso possibile dal contributo del Parco Alpi Apuane – spiega il presidente di Aquilegia, Andrea Ribolini –. Lo scopo è di favorire la fruizione escursionistica nella Valle del Frigido, incrementando la rete sentieristica, mettendo in connessione le strutture del Pian della Fioba, ossia rifugio Città di Massa e Orto Botanico, con il fiume e i paesi circostanti. Già prima dell’inaugurazione ufficiale un numero crescente di escursionisti si è messo in cammino alla scoperta di questo itinerario: dimostra l’utilità di aver puntato su un progetto che riscontra anche l’apprezzamento, pressoché unanime, degli abitanti di Antona e Redicesi".

L’escursione è stata l’occasione per fare un viaggio nelle bellezze naturali del luogo, e parlare del progetto, del lavoro fatto: " Il tutto reso ancora più piacevole dal pranzo al rifugio, al termine della faticosa salita e prima di concludere la discesa facendo rientro ad Antona nel pomeriggio – prosegue Ribolini –. E’ un itinerario che raggiunge la quota massima di 900 metri, al Pian della Fioba, e per questo si presta a essere percorso in inverno quando sulle vette più elevate si trovano neve e ghiaccio. Inoltre pur essendo immerso nei castagneti con gli alberi spogli, anche in inverno, si gode sempre di una veduta panoramica. E d’estate, restando per buona parte ombreggiato, può offrire l’opportunità di escursioni al riparo della calura estiva con la possibilità anche di un tuffo rinfrescante nelle acque del torrente Renara o del fosso di Redicesi". Lungo il percorso di circa 10 chilometri per 800 metri di dislivello, che attraversa paesi e torrenti lungo il Frigido, non mancano i punti di interesse storico-culturale, come l’Oratorio di San Marco e la Maestà di Foce, impreziositi da affreschi meritevoli di attenzione.

Poi tante piccole e gradite sorprese lungo il percorso, come la salamandra pezzata e la rarissima salamandrina con gli occhiali, appena risvegliate dal letargo. Lì vicino, poi, c’è anche un altro sentiero sfruttato domenica 3 aprile quando il maltempo aveva fatto rinviare l’inaugurazione: è l’anello della Maestà, percorso che parte dal rifugio che serve da raccordo con il percorso ad anello principale. Tutti i sentieri ora grazie al progetto son ben segnalati e fruibili da tutti gli escursionisti e dai residenti dei borghi vicini.