Marina di Massa, vandali in azione a Ronchi: devastati due stabilimenti balneari

Danni ai Bagni Paola e Stefania. La denuncia e l’appello di Rapaioli (Confesercenti): “Ci vogliono più controlli”

Un’immagine di uno dei due stabilimenti balneari  di Ronchi devastati dai vandali

Un’immagine di uno dei due stabilimenti balneari di Ronchi devastati dai vandali

Marina di Massa, 28 luglio 2024 – Una notte di follia ha portato alla devastazione della spiaggia dI alcuni stabilimenti balneari di Marina di Massa. Parliamo del Bagno Stefania, di Vittorio Guidi, e del Bagno Paola, di Paola Pratovecchi, entrambi a Ronchi. "I gestori appena arrivati la mattina di sabato sull’arenile – racconta Adriano Rapaioli, responsabile per Massa Carrara di Confesercenti – si sono trovati davanti a una scena di devastazione, con ombrelloni divelti e sdraie e lettini danneggiati. Un’azione vandalica in piena regola che, a giudicare dall’entità dei danni, si è protratta nel tempo senza che nessuno intervenisse. Immaginate le conseguenze economiche, in piena stagione, dei due imprenditori. Innanzitutto bisogna contare le spese per il ripristino delle strutture e poi la difficoltà di offrire il servizio ai propri clienti nel fine settimana. Per questo esprimiamo solidarietà e vicinanza a Vittorio e Paola, nostri storici soci".

Rapaioli mette l’accento sulla questione sicurezza. "E’ del tutto evidente che una azione del genere è stata resa possibile per una mancanza di controlli notturni. Abbiamo apprezzato da parte dell’amministrazione comunale di Massa l’apertura di un distaccamento della Polizia municipale a Marina di Massa, ma non possiamo chiedere a questi agenti il pattugliamento notturno. Occorre un coordinamento che le altre forze dell’ordine – insiste il responsabile per Massa Carrara di Confesercenti – per una migliore copertura del nostro litorale soprattutto nelle ore notturne. Purtroppo la nostra provincia, così come la vicina Lucca, che ha un litorale importante, non hanno goduto dei rinforzi di uomini per il periodo estivo, rinforzi che ad esempio sono andati con numeri importanti sulla costa adriatica".

«Non dobbiamo dimenticare – conclude Rapaioli – che il nostro territorio in estate ha un’alta densità turistica e che conta su strutture ricettive numerose e importanti. Non possiamo permettere che questo nostro patrimonio sia rovinato (già alle prese con l’erosione della spiaggia, ndr) da una insicurezza che ne danneggerebbe l’immagine e di conseguenza l’appetibilità".