"Atto approvato in maniera illegittima". Variante Sogegross la consigliera Daniela Bennati ha denunciato "l’illegittimità di un’atto che favorisce un’impresa a discapito di molte altre e che, per questo motivo, potrebbe esporre l’amministrazione a probabili contenziosi e controversie legali. Questa variante è fortemente osteggiata dalle forze sociali, sindacali, imprenditoriali e istituzionali del comprensorio che, in modo compatto, hanno evidenziato come l’atto sia inopportuno perché dannoso e non conforme alle norme pianificatorie oltre che alle esigenze economiche del territorio".
"Possiamo dire che un ampio – proseguono –, articolato e significativo spaccato del comprensorio non condivide motivatamente questa operazione, mentre questa maggioranza, sindaco in testa, si dimostra sorda alle segnalate preoccupazioni. Ci domandiamo, e lo hanno fatto anche altre forze politiche in Consiglio, quali interessi intenda tutelare in zona industriale questa amministrazione? Quelli di una singola azienda? Non quelli del mondo produttivo, del lavoro, dello sviluppo industriale che crea vera occupazione, non delle attività commerciali all’ingrosso che già gravitano nel territorio massese e nel circondario?"
"Nel nuovo contesto prodotto da questa variante – proseguono –, quest’ultimi potrebbero avere ripercussioni significative in termini economici e, di conseguenza, in termini occupazionali. Troppi scenari volutamente non sono stati analizzati dall’amministrazione, ma quest’ultimo potrebbe portare oltretutto a un azzeramento dei benefici occupazionali ipotizzati con Sogegross. Se tutto questo non bastasse la variante “ad personam” per favorire l’insediamento del colosso Sogegross è stata approvata in consiglio comunale con l’aiuto di un vero e proprio colpo di mano. Occorre evidenziare il metodo illegittimo ed antidemocratico adottato dalla maggioranza per il tramite del suo presidente Incoronato. Con una procedura mai vista prima il presidente, venendo meno alla sua funzione di garanzia dei diritti anche delle minoranze, ha imposto al consiglio comunale, in evidente accordo con la maggioranza, una procedura del tutto illegittima che cancella il dibattito sulle osservazioni riducendole ad un fatto burocratico e a meri numeri di protocollo. In questo modo su un atto di così grande importanza si è evitata una discussione che avrebbe messo in evidenza le incoerenze contenute nelle controdeduzioni e quindi imbarazzo. In materia di urbanistica, è illegittimo che il Consiglio comunale voti senza discutere e analizzare le controdeduzioni degli uffici, in questo modo si sostituisce la democrazia con la tecnocrazia, i tecnici ai gruppi politici. Ribadiamo ancora una volta l’inadeguatezza del presidente Incoronato a svolgere quel ruolo di super partes previsto dal regolamento e dalle leggi in materia e denunciamo una gestione del consiglio imbarazzante e di parte".