Sono iniziati i lavori per la realizzazione della Casa di Comunità che troverà sede nel centro storico di Pontremoli in Via Mazzini,44. Il progetto viene realizzato con un finanziamento di 1 milione e 450mila euro arrivati dai fondi del Pnrr. Si prevede l’avvio dell’esercizio all’inizio del 2026. Si baserà sull’esperienza delle Case della salute e su una estensione delle loro funzioni sia in ambito sanitario che sociale.Per molti aspetti si tratta di un modello in continuità con il precedente attuato sul territorio regionale.
La nuova Casa della Comunità dovrà rappresentare il rafforzamento e l’evoluzione dei servizi di prossimità sul territorio, della capacità di rispondere in maniera integrata e trasversale ai bisogni sanitari e sociali e del coinvolgimento attivo del Terzo settore. La vera sfida è costituita dall’obiettivo di mettere in rete tutte le competenze e i processi per realizzare percorsi chiari e garantire continuità di assistenza in ogni fase di vita, rafforzando la capacità di presa in cura complessiva della persona, con il suo insieme complesso di diritti e bisogni. Per poter realizzare la nuova Casa di Comunità è stato necessario liberare sei appartamenti dell’Erp nelle ex scuole elementari, occupati da persone a cui erano stati assegnati. "Un itinerario caratterizzato da ascolto e concertazione con i nuclei interessati assieme all’Erp che ha messo a disposizione anche appartamenti ristrutturati e scelti sulla base delle caratteristiche del nucleo famigliare", precisa il sindaco Jacopo Ferri. L’Asl aveva tre possibilità di scelta per la sede tra l’indicazione del palazzo Galli Bonaventuri ( avanzata dalla Giunta), il palazzo delle ex scuole elementari dove c’è il distretto sociosanitario e il vecchio asilo nido di Via Sforza.
Alla fine ha prevalso la necessità di ristrutturare una sede già pubblica e funzionale al progetto. Il sindaco sottolinea anche che ci sono stati alcuni intralci che hanno rallentato l’iter come il cambio dei tecnici dell’impresa. Un avvicendamento che ha richiesto l’attesa dell’autorizzazione di Invitalia (l’Agenzia governativa per lo sviluppo d’impresa). Dopo la nomina del direttore dei lavori e del coordinatore della sicurezza nello scorso mese di marzo si è svolto l’incontro in cantiere tra i tecnici dell’impresa ed è stato instaurato un coordinamento anche con l’Erp che gestisce gli appartamenti popolari nelle ex scuole ed in particolare con il direttore Paolo Bechi. Il tempo previsto per terminare i lavori è di 455 giorni, pertanto l’attività di cantiere dovrebbe concludersi il 26 giugno 2025. Nella nuova Casa di Comunità, che sostituirà la Casa della Salute di Viale Cabrini, saranno presenti medici 7 giorni su 7 insieme agli infermieri (12 ore al giorno su 7 giorni). Saranno presenti specialisti, oltre il Cup.
Qui i pazienti potranno ottenere oltre alla classica visita medica anche servizi diagnostici primari per monitorare le proprie condizioni di salute, un servizio utile soprattutto per i cronici che potranno accedere ad apparecchiature come ecografi, elettrocardiografi, retinografi, oct, spirometri. Ci sarà infine anche un punto per i prelievi e per gli screening oltre che per le vaccinazioni. La parola d’ordine delle Case di comunità sarà infatti quello di lavorare in team.
Natalino Benacci