REDAZIONE MASSA CARRARA

Via al recupero di oratori, castelli e reperti

Il piano triennale dei lavori pubblici 2025-2027 del Ministero della cultura destina importanti fondi alla Lunigiana, con particolare attenzione al restauro di beni culturali e archeologici. Il deputato Alessandro Amorese evidenzia l'importanza di questi investimenti per il territorio.

C’è molta Lunigiana nel piano triennale dei lavori pubblici 2025-2027, adottato dal Ministero della cultura. Il deputato apuano Alessandro Amorese, capogruppo di Fratelli d’Italia in Commissione cultura alla Camera. sottolinea che per i 180 milioni di euro stanziati dal governo Meloni, oltre alla Regione Lazio con 26,5 milioni, la parte del leone la fa Regione Toscana con 20,5 milioni assegnati a fronte di 127 progetti finanziati. "Più di 1 milione di euro è la somma destinata alla provincia di Massa Carrara – precisa – e oltre la metà è per la Lunigiana". Nel settore Belle Arti e Paesaggio, Amorese segnala 125 mila euro stanziati per il restauro, recupero e messa in sicurezza del Castello di Malgrate a Villafranca; 100 mila euro per il recupero e restauro del Castello Malaspina di Giovagallo a Tresana; 109 mila euro per il restauro dell’oratorio di San Giorgio a Filattiera; 200 mila euro per il restauro dell’oratorio della Madonna del Ponte a Pontremoli e 20 mila euro per il restauro dell’opera “Adorazione dei Pastori” a Fosdinovo.

Nel settore archeologia sono stati stanziati 60 mila euro per scavo, restauro e consolidamento dell’area della chiesa di San Nicolò a Caprigliola nel Comune di Aulla. In più, 480 mila euro è la somma destinata a diversi interventi che interessano la sede provinciale dell’Archivio di Stato, tra cui la verifica del grado di resistenza sismica dell’edificio e l’individuazione delle criticità, interventi di manutenzione straordinaria e di efficentamento energetico. Altri 30.000 euro serviranno per riorganizzare e inventariare il materiale archeologico di proprietà statale nei depositi sul territorio di Massa-Carrara, per analisi e perizie dei depositi archeologici. "La Lunigiana mi sta particolarmente a cuore e questi stanziamenti – sottolinea il deputato – sono una dimostrazione concreta degli obiettivi di sostegno del governo alle realtà locali per il rilancio dell’occupazione nel rispetto della cultura identitaria dei luoghi".