ALFREDO MARCHETTI
Cronaca

Via alla maxi bonifica. Indagini sott’acqua dei sommozzatori ’Circondato’ il cargo

Installate le panne galleggianti per limitare eventuali sversamenti. Sarà un’estate con le transenne. Persiani: "Impegno duro, ma ci siamo".

Installate le panne galleggianti per limitare eventuali sversamenti. Sarà un’estate con le transenne. Persiani: "Impegno duro, ma ci siamo".

Installate le panne galleggianti per limitare eventuali sversamenti. Sarà un’estate con le transenne. Persiani: "Impegno duro, ma ci siamo".

di Alfredo Marchetti

Iniziate le operazioni di bonifica del perimetro intorno alla nave Guang Rong, il mercantile che nella serata di martedì scorso è andato a sbattere contro il pontile turistico di Marina di Massa, incagliandosi e distruggendo la rotonda del pontile. Vigili del fuoco e guardia costiera da ieri mattina sono al lavoro per piazzare le barriere galleggianti che serviranno a contenere gli effetti di un eventuale sversamento di carburante.

Sul posto anche ieri mattina il sindaco Francesco Persiani, che sta seguendo passo dopo passo le evoluzioni dell’emergenza gestita dalla Prefettura. "La situazione è in lenta evoluzione, oggi la ditta Neri su incarico dell’armatore, sta cercando di mettere queste panne assorbenti attorno alla prua, alla poppa e poi, naturalmente, nella fiancata della nave".

"Al momento - ha aggiunto il sindaco - non è possibile dare ulteriori ragguagli perché non è possibile scandagliare bene il fondale, poiché la visibilità è ancora molto ridotta, anche se le condizioni meteo stanno migliorando. Ci aspettiamo insomma che nei prossimi giorni la situazione possa evolvere in modo tale da avere un quadro chiaro non soltanto di quello che sarà la messa in sicurezza della nave e dell’ambiente circostante. E poi cercheremo di capire prossimamente quali saranno le tempistiche di rimozione della nave". Tuttavia, ha proseguito, "le rassicurazioni provengono dal fatto che si tratta sicuramente di diesel, quindi un combustibile molto liquido che evapora". Nessuna indicazione al momento da Arpat: "Credo che faranno delle analisi, dei controlli. Ci attendiamo che quando li avranno fatti, ci comunichino i risultati".

Una volta che l’emergenza immediata sarà contenuta, l’amministrazione dovrà far fronte alla stagione estiva che, nonostante sia ancora lontana, potrebbe essere danneggiata dalla presenza del ’bisonte’ del mare. "La nostra speranza è che la soluzione possa arrivare in tempo utile per evitare che la stagione estiva, che comunque non è lontana, non debba subire danni conseguenti".

"È evidente che la preoccupazione di avere questa situazione per diversi mesi c’è. Gli armatori hanno dichiarato di voler risolvere la questione nel più breve tempo possibile, ma sappiamo che sono questioni molto complesse, quindi non mi faccio delle illusioni", ha ammesso. E poi la conta dei danni: "Avevamo speso più di 200mila euro per rimettere a posto il pontile e la parte più importante della terrazza è andata distrutta". Tuttavia, ha concluso, "reagiremo. Noi come città siamo in grado di risollevarci e supereremo anche questo momento".

C’è poi la questione materiale inerte da togliere e lo spostamento cargo. "Fortunatamente si tratta di materiale che era destinato alla diga foranea di Genova, quindi era già ’pensato’ per stare sott’acqua. Nella malaugurata ipotesi che una parte crolli in acqua, la dovremo soltanto togliere, non porterà un aggravio ambientale".

Al pontile anche il Prefetto Guido Aprea, che sta coordinato le operazioni. "I sommozzatori della polizia di stato, vigili del fuoco e della capitaneria tutti insieme: abbiamo lavorato in squadra per l’attività ispettiva. Ancora il moto ondoso non ha fatto abbassare del tutto la parte melmosa del mare. Sulla base di quello che vedono saranno prese le decisioni del caso che dovrà essere approvato dalla Capitaneria di porto. Dovremo attendere per avere un quadro chiaro della situazione".