L’apertura del cantiere per il primo lotto della variante Aurelia dal Canalmagro a via del Papino a Massa è sempre più vicina: sull’opera, il cui costo oggi è stimato attorno ai 45 milioni di euro, arriva infatti un via libera essenziale nell’ambito della Valutazione di impatto ambientale (Via) sul tavolo del Ministero dell’Ambiente. La Regione Toscana, infatti, ha rilasciato un parere favorevole, benché vincolato e con prescrizioni alla realizzazione dell’opera. Un atto che, è bene precisarlo, contiene in sé tutte le osservazioni e le raccomandazioni degli altri enti coinvolti a livello regionale e territoriale, Arpat in primis, ma non solo. Il documento è stato firmato dalla giunta regionale nelle ultime ore, approvando quello che è l’esito istruttorio di febbraio, e rappresenta uno degli ultimi tasselli di un iter iniziato ormai nel 2021 ma che sembra andare verso un esito che non era scontato. Il parere della Regione sarà tenuto in considerazione dalla commissione tecnica di Via del Ministero dell’Ambiente, in quest’ultima fase istruttoria.
Come aveva anticipato La Nazione a primavera, Anas aveva infatti risposto punto su punto a tutte le osservazioni presentate dagli enti preposti, con un’ultima precisazione inviata ad Arpat ad agosto e che riguardava la componente ’rumore’ con il dettaglio della rotatoria di fronte all’Ospedale del Cuore di Massa. Alternative, evidenziava Anas già ad aprile, non ce n’erano. Poi l’ulteriore precisazione a giugno a cui Arpat ha dato l’ok con prescrizioni ad agosto per arrivare così al parere definitivo degli uffici regionali.
Il documento istruttorio, in 25 pagine, contiene 10 schede ambientali da rispettare in fase di definizione del progetto esecutivo che andrà poi a gara d’appalto oltre a un capitolo di raccomandazioni e richiami. Un atto molto tecnico di cui vale comunque la pena riportare alcuni elementi essenziali, oltre al via libera generale al progetto che, lo ricordiamo, rappresenta l’elemento essenziale per arrivare ad aprire il cantiere della variante Aurelia. Dovrà essere monitorata la presenza di Idrocarburi policiclici aromatici nelle acque sotterranee. Particolare attenzione al rumore: dovranno essere infatti utilizzati asfalti speciali a bassa emissione, dovrà essere prevista, entro 3 mesi dall’entrata in esercizio dell’opera, un’apposita campagna fonometrica per la verifica del rispetto dei limiti di legge presso tutti i ricettori interessati in accordo con Arpat. Su ambiente e paesaggio, dovrà essere data indicazione delle modalità e delle tempistiche con cui saranno messe a dimora le piante, di cui si dovrà indicare l’età, definendo il tempo con cui si prevede il raggiungimento della maturità vegetazionale; dovrà essere redatto un piano di manutenzione delle opere a verde. In relazione agli interventi che riguardano il Canal Magro, dovranno essere evitate fonti di illuminazione notturna che vadano a interessare la parte bassa, cioè l’alveo del fiume, le sue immediate rive e le sponde, sia durante le attività di cantiere che ad opera finita.
Ma soprattutto c’è una raccomandazione in particolare di cui si dovrà tener conto e riguarda la criticità acustica nella zona dell’Opa: Anas, componente del tavolo tecnico costituito proprio su questo aspetto con tutti i soggetti interessati, dovrà farsi parte attiva affinché all’interno dello stesso tavolo "siano stabilite modalità, oneri e tempistica per la predisposizione dei necessari ulteriori interventi per la riduzione dell’esposizione al rumore stradale del ricettore ospedaliero. Tali interventi potrebbero consistere eventualmente, dopo le necessarie valutazioni di fattibilità e opportunità, anche in interventi diretti" sullo stesso ospedale.