MASSA CARRARA
Dal recupero di un gattino in cima a un albero ad angeli del fango e delle macerie per salvare vite umane rischiando la loro. I vigili del fuoco ci sono sempre, preparati a qualsiasi emergenza. E in questi giorni erano circa 250 a Carrarafiere, arrivati da tutta la Toscana, per imparare a montare i nuovi moduli di supporto logistico per i disastri naturali. Un corpo fondamentale che però in Provincia è sempre sotto organico: servono almeno una decina di uomini in più. "Massa Carrara è il comando centrale, poi ci sono i distaccamenti di Carrara e Aulla dove operano in totale 130 unità – spiega l’ingegner Alessandro Gabrielli, comandante provinciale dei Vigili del Fuoco –, che però suddivise in turno significa venti 22 per coprire tutta la Provincia. Un po’ poco perché con questi numeri riusciamo giusto a fare il minimo delle attività di soccorso. Servirebbero almeno trenta unità in servizio, che significa averne almeno quaranta in dotazione: tra ferie, permessi, salti turno un po’ di persone si perdono".
"E’ il settimo giorno che lavoriamo a Carrara per conto della direzione regionale dei vigili del fuoco – prosegue Gabrielli –. Abbiamo ricevuto in dotazione questi nuovi moduli di supporto logistico per il personale per avere in caso di emergenza qualcosa di pratico e facile da montare e anche adeguatamente confortevole, perché spesso ci troviamo ad operare in condizioni ambientali severe. Lavoriamo in quattro turni e stiamo formando il personale di tutti i comandi, complessivamente circa 250 unità". "Nel nostro lavoro a valle dell’emergenza c’è un picco di attività – aggiunge Gabrielli –. Il fatto che i cittadini si rivolgano a noi per qualsiasi tipo di emergenza significa che dietro c’è un’alta formazione e mantenimento del personale. Per avere un gruista formato sono ore e ore di addestramento e mantenimento. Massa Carrara è caratterizzata da alcune tipologie di rischio legate alle attività umane, come per esempio la produzione di scafi per la navigazione dove ci sono sostanze che possono prendere fuoco e rilasciare di tutto durante la combustione. L’altra questione è legata alla ricerca persone, molti vanno nei boschi e paradossalmente le persone meno esperte sono quelle che ci creano più lavoro, ma gli interventi vanno a buon fine perché come sono in difficoltà chiamano e ci sono i tempi per intervenire. Invece quelle esperte finché non sono in serio pericolo non chiamano e creano le difficoltà".
Ma i problemi dei Vigili del Fuoco riguardano anche messi in dotazione e sedi. Lo sottolinea il Movimento 5 Stelle in una mozione al consiglio regionale chiedendo di migliorare la sicurezza e la salubrità delle caserme toscane. A firmarla la presidente e consigliera Irene Galletti, che richiama l’attenzione sulla situazione critica di alcune sedi tra le quali quella di Aulla. Tra i vari problemi spiccano la presenza di coperture in amianto, infiltrazioni di monossido di carbonio e strutture ormai datate, carenti di manutenzione. "I vigili del fuoco rappresentano un pilastro essenziale per la sicurezza pubblica e non possiamo permettere che lavorino in luoghi non sicuri" dice Galletti, lanciando un appello alla giunta regionale e alle istituzioni proprietarie degli immobili.
Alessandra Poggi