MICHELA CARLOTTI
Cronaca

Vigili urbani a ranghi ridotti. Solo ventitrè agenti per quattordici Comuni

Niente Municipale a Filattiera, Villafranca, Casola, Comano, Zeri e Podenzana. Non esiste nemmeno un comando: dal 2011 le unità sono quasi dimezzate.

Servirebbe un vigile ogni mille abitanti ma in tutta la Lunigiana sono solo 23

Servirebbe un vigile ogni mille abitanti ma in tutta la Lunigiana sono solo 23

La dotazione organica della polizia municipale prevede almeno un addetto ogni mille abitanti: un parametro che in Lunigiana si scontra con un sottodimensionamento importante. In totale si contano 23 agenti della municipale: una media di un’unità e mezzo per ciascuno dei 14 Comuni ma non corrisponde al valore della distribuzione reale poiché ci sono Comuni in cui il servizio viene garantito in convenzione con quelli limitrofi. Pontremoli, con sei agenti e tre ausiliari del traffico, e Aulla, con i suoi sei vigili, sono i territori meno sofferenti, seguiti da Fivizzano con quattro e un ausiliario. A ruota c’è Licciana con due agenti e un terzo in convenzione. Tutti gli altri Comuni hanno una sola unità, come Fosdinovo, Mulazzo, Tresana, Bagnone, gli altri nessuno ma solo il servizio convenzionato. Sono Filattiera, Villafranca, Casola, Comano, Zeri, Podenzana.

Non esiste nemmeno un Comando di polizia locale, poiché l’ordinamento prevede che possa essere istituito solo nei Comuni con almeno sette agenti e servizio notturno. Negli anni, da quando il servizio è rientrato nelle polizie locali, la Lunigiana ha perso quasi la metà delle unità: si è passati dai circa 40 vigili del 2011, quando il servizio era associato e faceva capo all’Unione dei Comuni fino al 2020, ai 23 attuali. Gli agenti andati in pensione non sono stati rimpiazzati ma non diminuiscono le competenze amministrative a carico del servizio già impegnato su più fronti. "Se non si dà seguito ad un confronto con la politica saremo sempre più deficitari – è l’allarme lanciato da alcuni agenti lunigianesi –, non solo per gli eventi eccezionali ma anche nei servizi quotidiani svolti per la città".

"La diminuzione degli agenti in Lunigiana ha creato e crea difficoltà – ammette il presidente dell’Unione e sindaco di Fivizzano, Gianluigi Giannetti – : ci sono Comuni che non hanno nemmeno un agente". Alla domanda sull’opportunità di tornare al servizio associato risponde: "Ero favorevole allora e lo sono tutt’oggi. Tornare indietro non è semplice perché sono cambiate le condizioni ma una riflessione dovrebbe essere fatta e probabilmente darebbe una migliore organizzazione alle strutture locali anche dal punto di vista della crescita professionale".

Disponibile a rilanciare un dialogo è il sindaco di Aulla, Roberto Valettini: "Auspicherei una maggior sinergia tra le forze di polizia municipale in modo che tutti i territori siano coperti, anche quelli più periferici che non ne hanno meno bisogno. Il nostro Comune è pronto a fare la sua parte". Il sindaco Jacopo Ferri ricorda che all’inizio Pontremoli aveva aderito alla gestione associata, "ma ne uscimmo presto perché per tutta la Lunigiana non era gestibile. Poi è stato abbandonato anche dagli altri Comuni e sono nate collaborazioni più ristrette, funzionali ed efficaci. Il servizio associato può avere senso ma per ambiti non troppo vasti. Sarebbe importante avere più agenti ma non è semplice aumentare gli organici, specie per ragioni di bilancio".