Polizia municipale di Massa, adesso è scontro fra sindacati. Dopo la denuncia delle funzioni pubbliche di Cgil, Cisl e Uil, con dichiarazione dello stato di agitazione contro il comandante Fernando Della Pina, dall’altra parte i segretari provinciali di Csa Cisal, Anna Maria Mosti, Diccap, Fabio Rossi, e Ugl, Manolo Costa, criticano l’azione dei colleghi e mettono in dubbio anche la validità dell’atto approvato. Stando a quanto riportano Cisal, Diccap e Ugl, con una comunicazione inviata dal segretario Cisl, Enzo Mastorci, "alle ore 12,57 ha inviato al Comandante ed al suo rappresentante sindacale interno che l’assemblea era stata annullata. Tale annullamento avrebbe dovuto essere comunicato anche a tutto il personale dipendente, ma ciò non e avvenuto per cui si è creato caos e disagio con spiacevoli conseguenze in quanto molti istruttori di polizia municipale (agenti ndr) avevano timbrato ‘assemblea’ ma non sapevano che la stessa era stata annullata". Insomma, secondo gli altri tre sindacati l’azione di Cgil, Cisl e Uil avrebbe creato problemi agli stessi agenti di polizia visto che il comandante Della Pina ha chiesto di giustificare l’assenza dal servizio. Ed è qui che Cisal, Diccap e Ugl rivolgono un appello al comandante Della Pina e all’amministrazione a "non procedere ad alcun provvedimento disciplinare in merito a coloro che hanno partecipato all’assemblea che di fatto formalmente non si è svolta". Ma c’è un’altra grave conseguenza, secondo i tre segretari: "Sorge spontaneo a questo punto chiedere su quale mandato del personale sia stato proclamato lo stato di agitazione e se esiste un verbale dei presenti ed una legittima e regolare votazione, oppure se lo stesso è proclamato solo dalle segreterie provinciali Cgil, Cisl e Uil. Di fatto da un sondaggio interno tra gli iscritti per cui il risultato finale è che solo le tre segreterie sindacali, i loro 4 referenti sindacali interni e pochi altri sostengono lo stato di agitazione". Insomma, i segretari Mosti, Rossi e Costa reputano dannoso il modus operandi attuato dai colleghi di Cgil, Cisl e Uil e precisano di aver invece chiesto "all’amministrazione e al comandante un tavolo di confronto sindacale su questioni relative alle criticità organizzative del servizio , nello specifico per disposizioni interne riguardanti timbrature per servizio esterno e indennità, a fronte dell’ordine di servizio disposto dal comandante nel mese di luglio. Questioni squisitamente sindacali - proseguono - devono essere affrontate ai tavoli e con i soggetti preposti senza attivare procedure di stato di agitazione e tutte le dovute conseguenze che in ricaduta possono creare disagio alla comunità in un momento storico difficile". Per quanto riguarda le mancate assunzioni, infine, ricordano che "siamo appena usciti dal lockdown e da normative stringenti per cui non si poteva avere la certezza che tutte le assunzioni stagionali previste fossero messe in campo per quest’ estate. Ovviamente chiediamo all’amministrazione di farsene carico immediatamente e quindi di attivare le procedure concorsuali previste e perseguire il concorso pubblico per rinforzare l’organico nella sua interezza e nei vari profili professionali.
Francesco Scolaro