Sono sotto choc Giuseppe Boni e Davide Franchetti. Chiusi in un silenzio religioso dopo il tragico incidente che li ha visti coinvolti in prima persona venerdì pomeriggio. Boni, 70 anni, era alla guida dell’ambulanza della pubblica assistenza di Monzone, mentre Franchetti, giovane volontario del serviziocivile, si trovava al posto del passeggero. L’ambulanza, che stava percorrendo la strada tortuosa in discesa da Vinca a Monzone con destinazione l’ospedale di Fivizzano, si è schiantata contro la pietra nuda e cruda all’altezza della curva del ’Campo di Cirillo’. Morto nell’impatto il paziente per il quale era in corso il trasporto per controlli ordinari. Si è spezzata così la vita del 90enne di Vinca Annibale Pezzanera, storico cavatore del bacino fivizzanese del Sagro. "Un gran lavoratore alle cave di marmo, molto legato al suo paese e alla famiglia. Negli ultimi tempi passava le sue giornate fuori da casa seduto sulla sua sedia spendendo sempre una parola ai passanti oppure si recava al bar per una partita a briscola", è il ricordo del nipote nel giorno del dolore.
Insieme a loro un terzo passeggero il volontario Carlo Tedeschi, che era dietro con il barellato, il quale ha subito gravi traumi ed è stato trasferito d’urgenza a bordo dell’elisoccorso all’ospedale di Cisanello. Boni e Franchetti, che erano invece stati trasportati al Noa di Massa, avendo subito uno lesioni non gravi e l’altro solo escoriazioni, sono stati dimessi già nella giornata di ieri. Mentre Tedeschi si troverebbe ancora all’ospedale di Cisanello e fortunatamente è fuori pericolo.
"Ho parlato con i nostri volontari dimessi dal Noa e rientrati a casa. Sono psicologicamente ed umanamente molto provati. E’ comprensibile", ha spiegato l’avvocato Massimiliano Plicanti, presidente della Pubblica Assistenza ’Valle del Lucido’ di Monzone. "Di fronte ad una simile disgrazia – ha aggiunto – non ci sono davvero parole per esprimere il nostro stato d’animo. La prima cosa, è innanzitutto rivolgere il nostro pensiero alla persona che purtroppo non c’è più e ai suoi familiari e naturalmente ai feriti di cui uno è ancora ricoverato a Pisa".
L’ambulanza, arrivata alla curva del ’Campo di Cirillo’, avrebbe perso aderenza per cause al vaglio degli inquirenti. Forse un surriscaldamento dell’impianto frenante, ma il condizionale è d’obbligo finché gli accertamenti delle autorità non daranno risposte certe. La procura intanto ha aperto un fascicolo per fare chiarezza sull’accaduto.
"Sotto il profilo pratico delle cose, devo dire che i nostri mezzi vengono sempre controllati – ha evidenziato Plicanti –, anche prima della scadenza, da officine autorizzate e ciascun mezzo ha ben 4 polizze assicurative, per la responsabilità civile e per l’infortunio, sia per i trasportati che per il conducente. Noi ovviamente, siamo a disposizione di tutti, sotto ogni profilo – sottolinea il presidente –, però in primis desidero ribadire la vicinanza a chi ha perso la vita, alla sua famiglia ed ai nostri volontari feriti in questa tragedia. Il resto è burocrazia e tutto farà dovutamente il suo corso. Nella difficoltà e nel dolore siamo comunque sereni che tutto verrà portato avanti con il tatto e la delicatezza che contraddistinguono la nostra Pubblica Assistenza dal 1988, l’anno della sua fondazione. Adesso è il momento del rispetto delle persone". All’indomani della tragedia lo stesso sindaco di Fivizzano, accorso sul posto il giorno dell’incidente, il quale dopo aver ribadito la sua vicinanza alla famiglia del morto e ai volontari coinvolti, ha spiegato: "Su richiesta dell’Autorità Giudiziaria, è stato individuato e messo a disposizione un locale dove è stata trasportata la autoambulanza incidentata, posta quindi sotto sequestro giudiziario". "Una grave disgrazia – ha poi aggiunto – che ha gettato nel dolore e nello sconforto la gente del nostro territorio". Al momento, non è stata ancora fissata la data dei funerali di Pezzanera la cui salma era stata trasferita all’obitorio di Fivizzano.
Roberto Oligeri