Vino zerasco, formaggio e campane. Sperimentazione e ricerca di tipicità

Il presidente de ’Le nostre Valli’: "Stiamo sviluppando nuove barbatelle, diverse dallo Sciaccarello"

Vino zerasco, formaggio e campane. Sperimentazione e ricerca di tipicità

Il sindaco di Zeri Cristian Petacchi e il presidente dell’aps ’Le nostre Valli’ Andrea Oitana durante una manifestazione

Recuperare il rapporto tra nonno e nipote, ma anche valorizzare e diffondere le peculiarità gastronomiche, e non solo, di un territorio bello e incontaminato come quello di Zeri. Questo l’obiettivo che nel 2017 ha portato alla nascita de ’Le nostre Valli’, associazione di promozione sociale presieduta da Andrea Oitana. Nei suoi sette anni di attività sono tante le iniziative portate avanti dai 40 soci dell’associazione, che trattano il territorio zerasco con estrema cura, mossi dalla volontà di preservarne ecosistema e caratteristiche e quindi portando avanti una ricerca curiosa, ma sempre rispettosa.

Ne hanno fatta di strada da quando, nel primo anno di attività, hanno organizzato il loro primo evento – l’anniversario della Madonna di Fatima – producendo ben 8 mila cartoline con l’annullo filatelico del loro marchio. "Così abbiamo iniziato a farci conoscere – spiega il presidente Andrea Oitana – ricevendo sin da subito un bel riscontro da ogni angolo d’Italia e persino da Oltralpe".

Nel 2018 ’Le nostre Valli’ in collaborazione con il Crea di Pisa ha iniziato a recuperare e coltivare vecchie piante di vignii, e a produrre le prime bottiglie di Sciaccarello - vitigno autoctono delle valli di Zeri sopravvissuto alla fillossera - che ha ricevuto apprezzamenti anche da noti produttori francesi per la sua autenticità. "Per valorizzare e far conoscere le opportunità del nostro splendido comune – prosegue Oitana – stiamo continuando a sperimentare avvalendoci del supporto di vari enti e realtà, tra cui l’Università di Pisa. A noi interessa lavorare con un certo metodo, non utilizzando pesticidi e facendo invecchiare il vino in un certo modo, per non dover aggiungere solfiti".

Dal vino si è poi passati al formaggio, grande passione di Andrea e della moglie Antonietta. Entrambi fanno infatti infatti parte dell’Onaf, l’organizzazione nazionale degli assaggiatori di formaggio. "Abbiamo pensato di coniugare due eccellenze del territorio, il vino e il formaggio - puntualizza Oitana - e provare a produrre una sorta di formaggio ubriaco. L’idea di base era quella di avvalerci di produttori locali, ma non avendo trovato qualcuno che si prestasse, ci siamo rivolti all’Emilia ed è venuto fuori davvero un buon prodotto". Come ricordato dal sindaco di Zeri Cristian Petacchi, tra i meriti dell’associazione anche quello di aver recuperato nel 2018, in collaborazione con i Campanari di Genova, i cinque campanili della chiesa di Coloretta.

Curiosa e apprezzata anche la riproduzione della comunicazione via etere attraverso i campanili tra le basi della vallata Pitigno e quella di Coloretta. Ma su cosa si sta concentrando adesso l’impegno de ’Le nostre Valli’? "Abbiamo trovato altre due barbatelle, di varietà diverse dallo Sciaccarello, che stiamo provando a far sviluppare– specifica Andrea Oitana –. Non posso svelare ancora nulla, se non che sono state importate anni fa da autoctoni che andavano ad acquistare nei mercati dell’Emilia e poi hanno piantato i semi nelle valli di Zeri".

Elena Sacchelli