
È stata rinviata alla fine di giugno la prossima udienza del processo per tentata violenza privata all’ex consigliere comunale Lorenzo...
È stata rinviata alla fine di giugno la prossima udienza del processo per tentata violenza privata all’ex consigliere comunale Lorenzo Lapucci (nella foto). I fatti risalgono al 2011 e oltre al denunciante Lapucci coinvolgono il consigliere comunale Massimiliano Bernardi al tempo in Alternativa per Carrara, l’ex segretario comunale di Forza Italia Riccardo Bruschi e il commissario della Lega Nicola Pieruccini recentemente scomparso. Di ieri l’udienza al tribunale di Massa dove sono stati ascoltati i testimoni della difesa: il sindaco di Luni Alessandro Silvestri, l’ex presidente del consiglio comunale Michele Palma e il geometra del Comune di Luni. Per Bernardi e Bruschi c’era il loro legale, l’avvocato David Cappetta. Il tutto era nato dopo che il consigliere Lapucci era fuoriuscito da Forza Italia e il partito aveva chiesto a più riprese le sue dimissioni da consigliere ma senza ottenerle. Bernardi ha più volte sostenuto di non aver mai parlato direttamente con Lapucci di dimissioni dal consiglio, e di averle sempre suggerite nella sede del consiglio comunale e dunque di non aver mai fatto pressioni in privato. Bruschi in qualità di commissario comunale di Forza Italia aveva chiesto le dimissioni di Lapucci perché non rappresentando più il partito non doveva sedere tra i banchi dell’opposizione.
In seguito Lapucci vinse un concorso dell’Unione di Comuni della Lunigiana finendo per essere assunto come geometra al Comune di Luni. Un concorso che Bernardi denunciò con un esposto alla Procura parlando di gravissime incongruenze nel bando dell’Unione, tali da rendere palese il danno erariale.