Montignoso (Massa), 11 settembre 2022 - E’ stato condannato a 4 anni di carcere per violenza sessuale, resistenza a pubblico ufficiale ed evasione un giovane di 21 anni, albanese, che lo scorso febbraio cercò di violentare sul viale a mare di Forte dei Marmi una donna. Il giovane, dopo mille peripezie era stato arrestato in Grecia dagli agenti della Squadra mobile della questura e del commissariato di polizia di Forte dei Marmi. Il processo, secondo rito abbreviato, si è svolto in Tribunale a Lucca di fronte al gup Riccardo Nerucci.
Vittima dell’aggressione una donna che abita al Cinquale che quel giorno di febbraio, attorno alle ore 19, aveva fatto una passeggiata al Forte e si accingeva a tornare a casa. Fu spinta in una stradina privata e gettata a terra. Le sue urla furono udite dalla titolare dell’antistante stabilimento balneare Giuliana che si avvicinò, mettendo in fuga il violentatore. Come si ricorderà l’arresto non fu affatto facile. Per sfuggire alla giustizia italiana, infatti, il giovane era fuggito dall’Italia ed era tornato in Albania. Ma la Squadra mobile della questura scoprì che la famiglia di origine viveva ancora a Lac, in Albania. Tramite il servizio per la Cooperazione internazionale di polizia è stato accertato che il 27 febbraio il giovane aveva fatto ritorno in patria in auto e che si trovava ancora lì a inizio marzo. Per questo fu emesso il mandato d’arresto europeo e fu avviata l’estradizione. Il 14 marzo scorso è stato trovato dalla polizia greca, assieme all’agenzia Frontex, al confine tra Grecia e Macedonia. Dopo essere stato trasferito in un carcere greco fu estradato in Italia via aereo. Dall’aeroporto di Roma Fiumicino la Squadra mobile della polizia di Lucca, il commissariato di Forte dei Marmi e la polizia di frontiera ha notificato l’ordinanza di custodia cautelare in carcere. E’ stato poi trasferito nel carcere di Civitavecchia dove è rimasto in attesa del giudizio.
Tali e tanti i riscontri trovati dagli investigatori circostanza che ha permesso di procedere con un rito abbreviato. Il ventunenne albanese è stato così condannato a 4 anni non solo per la violenza sessuale (tentata) ai danni della donna del Cinquale sul viale a mare, ma anche per la resistenza a pubblico ufficiale e alla rocambolesca fuga seguita a una prima identificazione.